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‘Non posso dire nulla per i primi 93 minuti’: la frase di Inzaghi che lascia un sospetto

I nerazzurri escono sconfitti dalla battaglia del Dall’Ara e vengono raggiunti al primo posto della classifica.
Simone Inzaghi ha commentato la gara persa dall’Inter a Bologna ai microfoni di DAZN: “Stasera era presto per analizzare, c’era nervosismo. Dovevamo difendere meglio e non farla finire a Orsolini. Ai ragazzi non posso dire niente per i primi 93′, non deve essere un alibi il fatto che la rimessa sia stata battuta 12 metri più avanti. Abbiamo qualche giocatore fuori, i due ammoniti erano diffidati e non ci saranno con la Roma. Mercoledì ci sarà una semifinale importante, domani analizzeremo quanto successo oggi. Il campionato non finisce qui a Bologna, senz’altro“.
La recriminazione
“Se è mancata lucidità sul gol? C’è stato l’episodio della rimessa laterale. I ragazzi erano nervosi perché questa palla esce nella mia area tecnica e viene battuta quasi nell’area tecnica del Bologna. Non può essere battuta 12 metri avanti, ma dovevamo difendere meglio in superiorità numerica in area. Abbiamo perso una partita importantissima, che non meritavamo di perdere. Fa male, domani analizzeremo la gara quando saremo più ludici. Il campionato non finisce qui a Bologna, è una sconfitta che chiaramente brucia per come è arrivata. Si va avanti con tanta fiducia”.
Il prosieguo del campionato e della lotta scudetto
“Si riparte dalla prestazione di oggi, abbiamo ribattuto colpo su colpo una squadra in grande salute che qui ha perso solo una gara contro il Verona. Abbiamo dato tutto, abbiamo avuto grande rispetto del Bologna attaccando quando era il momento. Avremmo accettato volentieri il pari, sarebbe stato il risultato più giusto ma questo è il calcio. Andremo avanti senza nessun problema. Siamo a pari punti, il calendario ha un’importanza relativa perché ogni partita trovi avversari organizzati in Italia. Non sarà facile né per noi né per il Napoli, giocheremo con tantissima fiducia analizzando cosa potevamo far meglio, senza cercare alibi”.

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