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Nesti: “La giustizia sommaria mi offende, cosa sarebbe successo se avessero dato 10 giornate ad Acerbi senza prove?”
Il giornalista Carlo Nesti sostiene che il giudice sportivo abbia preso la decisione giusta nel non squalificare il difensore nerazzurro.
L’assoluzione arrivata a Francesco Acerbi in seguito al brutto episodio avvenuto durante Inter-Napoli continua a far discutere. Juan Jesus ha sostenuto di aver ricevuto un insulto razzista da parte dell’italiano ma il giudice sportivo non è riuscito a dimostrare cosa effettivamente avesse detto il difensore della nazionale. Carlo Nesti a TMW ha detto la sua sulla vicenda: “Un mondo nel quale non sapessimo separare i sentimenti e la parzialità, dalla legalità e dall’imparzialità, sarebbe un mondo incivile. Comprendo che il cuore dei napoletani stia con Juan Jesus, perché anche io, se avessi come compagno di squadra il difensore, crederei alla sua buona fede. Ma spiegatemi come diavolo dovrebbe comportarsi la giustizia sportiva senza le prove di un reato. Assecondare un’onda di indignazione, senza basi concrete, sarebbe pura barbarie. Anche perché parliamoci chiaro: se non ci fossero stati di mezzo Inter e Napoli, i giornali sportivi non avrebbero dedicato 4 pagine al giorno alla vicenda”.
Il monito
“Di razzismo, bisognerebbe ragionare poco e sempre, e non molto, ma una tantum. Pensate un po’ se fosse successo il contrario: 10 giornate ad Acerbi, ripeto, senza prove! Ma dai… La somma giustizia mi piace. La giustizia sommaria mi offende”. L’Inter e Francesco Acerbi non hanno commentato l’assoluzione (lo ha fatto solo la moglie del calciatore, mentre il Napoli ieri e Juan Jesus oggi non hanno nascosto la loro indignazione.
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