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Nainggolan arrestato: grave l’accusa all’ex Inter
Il centrocampista belga, che ha indossato la maglia nerazzurra in poco più di una stagione, è finito nei guai nel suo paese.
Nel mondo dello sport riecheggiano notizie che vanno oltre la passione per il gioco e il talento sul campo, raggiungendo capitoli più oscuri e complessi.
Recentemente, Radja Nainggolan, noto centrocampista belga con una carriera costellata da esperienze in squadre di calibro come la Roma e l’Inter, è stato arrestato.
Indagini in corso
La rete investigativa si è focalizzata in particolare sulla città di Bruxelles e sulla provincia di Anversa, dove sono state condotte una serie di perquisizioni mirate. Le operazioni, gestite dalla polizia giudiziaria federale di Bruxelles, hanno portato all’interrogatorio di diverse persone, tra cui Nainggolan. Questi sviluppi investigativi hanno spinto il procuratore Julien Moinil a mantenere il riserbo sui dettagli dell’inchiesta, limitandosi a confermare le azioni in corso e l’assenza di ulteriori dichiarazioni in questa fase.
Ritorno in campo in grande stile
Il ritorno di Nainggolan al calcio giocato aveva riacceso l’entusiasmo dei tifosi belgi. Dopo aver lasciato l’Indonesia, il centrocampista era stato ingaggiato dal Lokeren-Temse, una squadra che milita nella serie B belga. Il suo impatto sul campo era stato immediato: un gol direttamente da calcio d’angolo alla sua prima apparizione dimostrava che il talento di Nainggolan era rimasto inalterato nonostante l’assenza dalle competizioni di alto livello per oltre un anno.
L’accusa
Radja Nainggolan, come riporta TgCom24, risulta essere implicato in una vasta operazione di importazione di cocaina dal Sudamerica all’Europa, con specifico riferimento al Belgio. Le accuse a suo carico parlano esplicitamente di traffico internazionale di stupefacenti, un’accusa grave che ha spinto le autorità giudiziarie a procedere con l’arresto del calciatore.
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