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Mourinho: “Contro i più forti del mondo facciamo filosofia? Abbiamo fatto la storia con Eto’o terzino e una panchina gigante”
Il tecnico della Roma Josè Mourinho torna sul Triplete conquistato sulla panchina nerazzurra.
Josè Mourinho a Sky Sport e precisamente a Federico Buffa Talks ha raccontato ulteriori retroscena relativi alla Champions League vinta dall’Inter nel 2010. Si comincia dalla scelta di schierare Samuel Eto’o come terzino al Camp Nou in semifinale: “Stavamo vincendo 3-1, mancano 60 minuti per andare in finale di Champions League. Gioco contro la squadra più forte del mondo, sto con un uomo di meno. Vogliamo fare i fenomeni o lottiamo fino alla fine e andiamo in finale? Cosa facciamo? Facciamo storia o filosofia? Facciamo la storia, abbiamo fatto la storia“.
Su Milito
“È un bravo ragazzo con l’egoismo sano del numero 9 e l’altruismo delle grandi persone. Ci sono attaccanti i quali, anche se la squadra vince, non sono felici se non segnano loro. Lui non era così. Tatticamente, poi, il nostro modo di giocare era perfetto per lui. Eto’o e Pandev pure hanno lavorato”.
Sullo spirito di quel gruppo
“Con Snjder, Eto’o, Pandev e Milito in campo, devono tutti difendere sennò tu non vinci una partita e loro lo facevano. Era una squadra di altissimo livello. Questi ragazzi erano straordinari, un gruppo di altissimo livello. Ovviamente, quando vinci un Triplete è una cosa storica, fantastica, possibile solo grazie a questo senso di gruppo. Io dico sempre che non ho mai visto una panchina così dal punto di vista umano. Un gigante, gigante nel senso della sua carriera, come Toldo, stava in panchina. Ivan Cordoba stava in panchina, il campione del mondo Materazzi stava in panchina. Dejan Stankovic tante volte stava in panchina. Questa gente, bisogna essere veramente gente di squadra per avere questa empatia collettiva”.
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