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Monaco alle spalle, ora testa al Monterrey: la nuova Inter parte da Lautaro
Il centravanti argentino è pronto a ritrovare l’Inter negli Stati Uniti, dopo settimane di riflessione e un’estate cominciata in modo inaspettato.
Il doppio impegno dell’Argentina per le qualificazioni ai prossimi Mondiali ha riservato a Lautaro Martinez un ruolo marginale. Il centravanti dell’Inter è rimasto in panchina sia contro il Cile sia contro la Colombia: dallo scorso 11 maggio in poi quindi il Toro ha giocato solamente 90 minuti. Una situazione inusuale per un giocatore abituato a essere al centro del progetto tecnico. Il dato temporale, segnalato dal Corriere dello Sport, sottolinea una pausa prolungata che potrebbe trasformarsi in un vantaggio per i prossimi impegni. Il periodo di inattività, che ha riguardato anche l’Inter, ha infatti permesso al numero dieci nerazzurro di staccare fisicamente e mentalmente, evitando ulteriori carichi di lavoro in vista del Mondiale per Club.
Tra riposo e riflessione in vista della nuova annata
Nel corso dell’ultima stagione Lautaro ha affrontato più di 50 partite tra club e nazionale, chiudendo l’anno con un fardello fisico notevole. Il riposo forzato di queste settimane è arrivato al termine di un’annata in cui ha dato molto e ricevuto meno del previsto, almeno a livello internazionale. L’amarezza per la finale persa a Monaco ha lasciato il segno. Secondo il quotidiano romano, è proprio quella delusione a spingere l’attaccante a guardare avanti con grande determinazione. In un contesto tecnico rinnovato e con un allenatore diverso, il capitano punta a ricostruire fiducia e leadership già dai primi giorni.
Obiettivo Monterrey: attesa per la risposta di Lautaro
Il nuovo allenatore punta molto sull’atteggiamento del gruppo e su un’identità chiara. In questo scenario, Lautaro vuole tornare a essere trascinatore, lasciandosi alle spalle l’amarezza del campionato e della Champions League. La prima occasione per invertire la rotta sarà la sfida contro il Monterrey, prevista per la notte del 18 giugno. L’argentino, secondo il quotidiano, sarà il primo a indicare la direzione con la sua solita mentalità. Ritroverà Thuram e sarà affiancato da giovani promettenti come gli Esposito e Valentin Carboni. La sensazione è che questa lunga attesa stia per trasformarsi nel punto di partenza ideale per un nuovo ciclo.
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