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Mkhitaryan: la descrizione di Lucescu
L’allenatore della Dinamo Kiev Mircea Lucescu ha già allenato per molti anni Henrikh Mkhitaryan e lo ha descritto accuratamente.
La Gazzetta dello Sport ha chiesto a Mircea Lucescu un parere sul probabile acquisto dell’Inter Henrikh Mkhitaryan. “Sono molto legato a lui, ho accompagnato ogni passo della sua carriera. L’ho visto a 16 anni al Pyunik e me ne sono innamorato, l’ho seguito al Metalurg e sono riuscito a prenderlo allo Shakhtar. Ho faticato parecchio per convincere il presidente: era convinto che un armeno non potesse mai giocare ad alto livello. E invece… Di lui mi ha colpito l’intelligenza, innanzitutto. Ai miei giocatori la prima volta che li alleno dico sempre: “Io da voi non voglio i piedi, quelli vi hanno già portato fin qua”.
“Mi dovete dare la testa, è con quella che si vince”. A lui questo discorso non l’ho fatto, sapevo che non ce n’era bisogno. E poi ha qualità atletiche eccezionali: forte nello scatto breve, e con una resistenza incredibile. Mi correva anche 12-13 chilometri a partita senza sforzo. Ha un’ttima tecnica di base, dribbling, visione di gioco, esperienza. Se hai un giocatore intelligente, hai anche un giocatore duttile. Ho visto allenatori utilizzarlo sulle fasce. Nel mio Shakhtar lo schieravo dietro al centravanti, per fargli attaccare gli spazi, e mi ha segnato 44 gol. La personalità non si discute, la preparazione atletica neppure, per come legge il gioco e agisce di conseguenza può stare ovunque. Anzi, appena lo presi sulla trequarti avevo già Teixeira e così iniziai a usarlo in coppia con Stepanenko davanti alla difesa, per abituarlo anche a difendere. Fece bene anche lì“.
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