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Milan-Inter: quel gesto di Barella che vale più di mille parole
Mentre i compagni si godevano il pareggio raggiunto in extremis, Barella faceva qualcosa che nessuno si aspettava.
L’Inter ha preso con le unghie un punto che lì per lì non è sembrato neanche così soddisfacente: la squadra di Inzaghi ha rischiato seriamente di perdere il terzo derby consecutivo nonostante i grossi favori del pronostico. La sfida col Milan è stata degna dei derby del passato: ovvero una gara tesa, molto combattuta e caratterizzata anche da polemiche non banali. Di questo ed altro si parla ancora tutt’oggi.
Il comportamento del vice-capitano in quegli attimi concitati
Ma torniamo indietro, precisamente fino ai minuti di recupero. Mentre i compagni di squadra si concedevano un attimo di gioia per il gol che aveva pareggiato la partita, Nicolò Barella sembrava essere in un’altra dimensione. Tra le urla di festa e l’entusiasmo generale, il centrocampista dell’Inter si distingueva per un’azione che mostrava tutta la sua mentalità vincente. Non si fermava, non si perdeva nei festeggiamenti. Anzi, correva verso il centro del campo con il pallone in mano, pronto a dare il via a un’altra azione.
La forza della mentalità vincente
Secondo Tommaso Turci, l’inviato di DAZN, questo gesto di Barella era più di una semplice corsa per riprendere il pallone. Era la manifestazione di una mentalità vincente, di un giocatore che non si accontenta mai del minimo, che non si ferma di fronte a nulla. Dopo una partita già complessa, in cui l’Inter aveva già guadagnato un pareggio, molti avrebbero potuto accontentarsi di un punto. Ma per Barella non era abbastanza. Voleva di più. La sua energia era tutta concentrata sulla possibilità di fare la differenza, di conquistare la vittoria, di non lasciare nulla al caso. La partita non era finita fino a quando l’arbitro non avesse fischiato la fine, e il centrocampista nerazzurro era deciso a voler cercare di ricominciare a giocare il prima possibile per cercare il gol da 3 punti.
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