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Mentalità, rispetto, reazione: Chivu scuote l’Inter con parole forti

Chivu ha parlato alla vigilia della sfida col River Plate: tra riflessioni sul campo, rispetto per gli avversari e un messaggio forte ai suoi ragazzi.
La sfida contro il River Plate sarà l’ultima del girone per l’Inter di Cristian Chivu, che ha raccolto un pareggio contro il Monterrey e una vittoria sull’Urawa Reds. Con gli argentini appaiati in classifica, ma con una differenza reti inferiore, sarà una gara da dentro o fuori, almeno nei fatti. Non lo sarà però nella mentalità della squadra, secondo quanto dichiarato dallo stesso Chivu nella conferenza stampa della vigilia. L’allenatore non fa distinzioni tra partite decisive e non: si aspetta il massimo impegno da parte dei suoi, consapevole che l’equilibrio visto finora nel girone lascia aperta ogni possibilità. Quanto alla condizione atletica degli avversari, il tecnico ha sottolineato come le squadre extraeuropee arrivino più fresche a questa fase dell’anno, elemento che impone uno sforzo supplementare da parte del gruppo nerazzurro. In ogni caso, l’obiettivo resta quello di offrire una prestazione all’altezza, continuando a dare segnali positivi come già accaduto nelle prime due gare.
I complimenti al River Plate e l’attesa per Colidio
Cristian Chivu ha speso parole significative per il River Plate e per il suo allenatore, Marcelo Gallardo, definito “un grandissimo tecnico” e ricordato anche per il suo passato da giocatore. Tra i nomi citati, spicca quello di Mastantuono, giovane talento destinato al Real Madrid, descritto da Chivu come “una delizia del calcio futuro”. Non è mancato un riferimento personale a Facundo Colidio, oggi in forza al River, che Chivu ha avuto per un periodo nella Primavera interista. “Mi ha dato una grossa mano negli allenamenti”, ha raccontato con affetto, sottolineando la voglia di rivederlo e abbracciarlo.
Il nuovo spirito con cui il gruppo affronta il presente
Nel punto più intenso della conferenza, Cristian Chivu ha parlato di come l’Inter stia cercando di superare il peso psicologico del crollo vissuto a Monaco. Il riferimento è chiaro, senza bisogno di ulteriori spiegazioni: la batosta subita contro il PSG è ancora fresca nella memoria collettiva, ma per il tecnico è tempo di guardare avanti. Ha chiesto ai suoi di non leggere più i giornali né i commenti, suggerendo un distacco utile a recuperare serenità. E sembra che il gruppo abbia recepito: “Hanno ascoltato, hanno trovato umanità”, ha detto. Il messaggio di Chivu è stato diretto: bisogna accettare anche i momenti più difficili, senza cercare scorciatoie. Le sue parole non sono passate inosservate: “A volte bisogna mangiare merda, non solo pestarla”, ha dichiarato, spiegando che proprio nei momenti di crisi si vede il valore degli uomini. Ha ricordato i risultati ottenuti negli ultimi anni – finali europee e la seconda stella – come base su cui costruire il futuro.
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