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L’ultimo salto di qualità effettuato dall’Inter
Secondo molti addetti ai lavori in questo momento la squadra nerazzurra può essere anche migliore rispetto a quella che ha vinto lo Scudetto.
Arrigo Sacchi sulla Gazzetta dello Sport ha espresso il suo parere sulla corsa Scudetto e sui grandissimi miglioramenti dell’Inter.
“L’Inter rosicchia due punti all’Atalanta e si accende la lotta al vertice. Già mi sento di poter dire che la battaglia per lo scudetto, in questo campionato, è davvero spettacolare”.
Digiuno interrotto
“Il gol di Lautaro, inoltre, è un altro aspetto fondamentale di questa vittoria a Cagliari. L’argentino era a secco da un po’ di tempo, e per un attaccante, che vive per segnare, non è mai bello uscire dal campo senza aver lasciato la propria firma nel tabellino dei marcatori. Lautaro è un attaccante fortissimo e ora che si è sbloccato darà un grandissimo contributo alla volata dell’Inter. Credo che i nerazzurri siano il gruppo più completo del nostro campionato: per lo scudetto loro ci saranno fino in fondo”.
Il segreto
“Fateci caso: il centrocampo dell’Inter, che è probabilmente il reparto più forte, raramente va in difficoltà perché esiste una sinergia tra gli elementi, tutti collaborano e tutti lavorano sia in fase di possesso sia in fase di contenimento”.
Il netto miglioramento rispetto al passato
“La vittoria dell’Inter a Cagliari dimostra che la squadra di Inzaghi è ormai diventata dominante. Nel senso che mette sotto l’avversario e non gli concede la possibilità di rialzarsi, come a volte è capitato in passato. Adesso i nerazzurri hanno acquisito quella forza che permette loro di dare il colpo del kappaò. L’Inter è abituata a sfide di altissimo livello, sia in Italia sia in Europa, ed è entrata in possesso di quelle certezze che permettono di governare le partite. Mi fa molto piacere che ci sia stata questa evoluzione: ora, quando va in vantaggio, non arretra, non protegge il risultato, ma va alla ricerca del gol della sicurezza. Questo è un chiaro segnale di consapevolezza dei propri mezzi e della propria potenza“.
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