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Lukaku rompe il silenzio sull’addio all’Inter e su Lautaro: le sue dichiarazioni criptiche lasciano tutti senza parole

L’attaccante belga si confessa tornando anche sui motivi che lo hanno portato a negarsi ai nerazzurri.
L’Inter si avvicina alla fase cruciale della stagione con l’entusiasmo di chi guida la classifica, ma con la consapevolezza che ogni passo falso può costare caro. La squadra di Inzaghi ha dimostrato solidità, trovando equilibrio tra difesa e attacco, con Lautaro Martinez protagonista assoluto. La corsa scudetto resta apertissima, con Napoli, Juventus e Atalanta pronte ad approfittare di eventuali rallentamenti nerazzurri. Il tecnico è pronto a mosse fortissime per il match di domani contro il Monza.
Lukaku rivela il nome del difensore più temuto
A tenere banco, però, non sono soltanto i risultati sul campo ma anche le dichiarazioni di Romelu Lukaku al Corriere dello Sport: l’ex Inter ha parlato di tantissimi argomenti. Alla domanda su quale fosse il marcatore più ostico affrontato in Serie A, Lukaku ha sorpreso tutti nominando Isak Hien. Un riconoscimento che premia il lavoro oscuro del difensore svedese, spesso meno celebrato rispetto a nomi più altisonanti. “Sono bei duelli”, ha dichiarato Lukaku, aggiungendo anche il nome di Bremer, definendolo “un bell’animale”.
Le parole di Lukaku scuotono l’ambiente nerazzurro
Inevitabile non tornare sulle modalità che lo hanno portato all’addio all’Inter, ferita ancora fresca per i tifosi nerazzurri. “Io non ho mai odiato l’Inter, mai. Se qualcuno ha parlato, soprattutto in quel periodo, quel qualcuno non ero io“; le sue parole. Quando gli è stato chiesto del rapporto con Lautaro Martinez, Lukaku ha risposto in modo diretto, senza cercare di nascondere la distanza creatasi dopo il suo trasferimento. I due non si sono più sentiti dopo il famoso week end in cui Lukaku decise di non rispondere alle telefonate di compagni e dirigenti ma non mancano le “carezze”: “È un ottimo giocatore e un ottimo ragazzo, merita tutto ciò che di bello gli sta capitando. Ha lavorato tanto per questo. Per il campionato uno come lui è prezioso, più i giocatori sono forti e più è prestigiosa la Serie A”.

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