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Lotta scudetto, Sacchi vede solo e sempre rossonero
L’ex tecnico del Milan elogia la squadra di Pioli. Aumentano i rimpianti interisti dopo la sconfitta contro il Bologna.
Inter e Milan hanno dimostrato a più riprese di non essere ancora grandi ma l’inerzia ora è tutta dalla parte dei rossoneri. La sconfitta del Dall’Ara brucia ancora e Pioli può davvero tagliare il traguardo per primo. Arrigo Sacchi vede nel Milan quell’unico club in grado di adottare un calcio di strategia. De gustibus…
Sulle colonne della Gazzetta dello Sport si inizia a parlare di un Milan ora favorito per il titolo. “È così, ma a una condizione: che siano un gruppo, una squadra, undici uomini che attaccano e difendono, compatti, sinergici. Pioli, negli ultimi anni, ha aggiunto idee che vanno oltre il classico tatticismo italiano. In Europa e nel mondo si vince con la strategia, non con la tattica. E non soltanto nel calcio, ma nella vita. Il Milan ci sta provando, anche se non sempre mantiene le giuste distanze. Non è la squadra più forte ma quella che più s’avvicina a un calcio di strategia“. Su Maldini: “Ho parlato recentemente con Paolo Maldini e gli ho fatto i complimenti. Gli ho detto: “Sei stato un fuoriclasse da giocatore, stai dimostrando di esserlo anche da dirigente. ma li hai tirati fuori tutti quei giocatori che nessuno conosceva?”. Mi ha risposto che quando ci sono meno soldi bisogna fare andare il cervello e farsi venire delle idee. Be’, devo dire che al Milan sono stati bravi: hanno tenuto a bada il bilancio e hanno costruito una squadra competitiva. Pioli sta compiendo un autentico capolavoro. In Italia è sufficiente fare le cose semplici per essere considerati dei rivoluzionari, perché il nostro è un Paese vecchio. Per fortuna ci sono delle eccezioni, e il Milan è una di queste. Io sono per un football offensivo, coraggioso, creativo, bello. E per fare questo è necessario prendersi dei rischi. Il Milan lo fa”.
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