Calciomercato
Lookman all’Inter, così si chiude: lo scambio piace all’Atalanta

Non è un segreto che Lookman sia finito nei radar dell’Inter. La cifra è alta ma i nerazzurri pensano a uno scambio che piace all’Atalanta.
Il club, forte della proprietà Oaktree e sotto la guida esperta di Beppe Marotta e Piero Ausilio, ha già piazzato alcuni colpi mirati – dall’arrivo di Sucic, Luis Henrique e Bonny, fino alle operazioni in uscita per garantire solidità economica oltre che qualità tecnica. Il reparto offensivo, però, resta in cima alla lista delle priorità. L’obiettivo è chiaro: servono gol, freschezza, imprevedibilità per sostenere la lotta in campionato e in Champions. Tra i nomi in vetrina spicca Ademola Lookman, in forza all’Atalanta, una seconda punta rapida e versatile, capace di dribbling e inserimenti intelligenti. Il palcoscenico bergamasco ha permesso a Lookman di esplodere: la sua capacità di cambiare ritmo e incidere nel gioco offensivo lo ha reso uno degli attaccanti più interessanti del panorama italiano. Per questo motivo, l’Inter lo ha inserito nella lista dei probabili rinforzi.
Il problema principale rimane sempre la richiesta dell’Atalanta: 50 milioni di euro. Per l’Inter questa cifra rappresenta un investimento molto rilevante. D’altronde, Marotta e Ausilio stanno lavorando a un mercato equilibrato, con un occhio attento ai ricavi derivanti dalle cessioni e alle possibilità di valorizzare i giovani. In quest’ottica, Lookman rappresenterebbe un salto di qualità nel reparto avanzato, perfetto come alternativa a Lautaro Martínez e compagno di reparto ideale in un ipotetico tridente. Ecco perché, sebbene il club neroazzurro stia sondando più piste, il nome di Lookman continua a tenere banco nei brainstormings tecnici.
Suggestione Lookman-Esposito: l’alternativa che accende il calciomercato
La richiesta dell’Atalanta spinge l’Inter a esplorare anche opzioni ibride. Proprio in questa ottica nasce una suggestione interessante: cosa succederebbe se l’Inter, invece di sborsare 50 milioni cash, proponesse un inserimento strategico tra le contropartite? Il nome in gioco è quello di Pio Esposito, giovane bomber italiano cresciuto nelle giovanili interiste e con grandissima considerazione sul mercato dopo la stagione esaltante in Serie B. Il club lo valuta come uno dei prospetti su cui costruire una futura squadra di talenti. Inserire Esposito nell’operazione, anche con una valutazione di mercato tra 20 e 30 milioni, potrebbe ridurre la quota cash dell’affare, rendendola più sostenibile per l’Inter.
Ma c’è un però. Perché l’Inter non vuole perdere il controllo sul classe 2002. Esposito, infatti, è visto come una risorsa di medio-lungo termine, un potenziale vice-Lautaro o vice-Lukaku, un giocatore con esplosività e fiuto del gol che potrebbe esplodere nella prossima stagione. Ecco perché questa suggestione – apparentemente intelligente – si scontra con la strategia a tutela del vivaio. Se l’Inter riuscisse in qualche modo a inserire Esposito nella trattativa, magari con una forma particolare di prestito, allora l’affare potrebbe trovare terreno fertile.
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