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Lo stile Milan, da Ibra a Calhanoglu: l’ipocrisia del pallone
La festa del Milan si colora di sfottò e insulti ai cugini interisti. Quando saper vincere è un’arte per pochi. L’ipocrisia del pallone.
“Saper vincere dovrebbe essere molto più facile del saper perdere” ricorda qualcuno sui social. La festa del Milan si è presto colorata di sfottò e di un insulto in particolare, che porta alla memoria la vittoria della Champions League dei rossoneri. Da Ambrosini a Maignan, poco importa, lo stile Milan è questo. Molto distante dai comportamenti dei veri protagonisti della stagione. Stefano Pioli e Paolo Maldini hanno lavorato con pazienza e festeggiato da veri campioni.
Proprio come voleva Re Zlatan Ibrahimovic. Le sue parole nello spogliatoio sono diventate virali. In fondo il campione svedese è già leggenda. Ha vinto ovunque e ha sposato due volte il rossonero, dimenticandosi da dove viene e chi lo ha aiutato a consacrarsi. I cori contro Calhanoglu ci stanno tutti ma il turco, fino a prova contraria, all’Inter ha vinto e subito. Missione fallita in rossonero. Insomma gli sfottò continuano ed è giusto così. L’Inter è per tradizione un’altra cosa e non è per tutti. Soprattutto nei comportamenti e nello stile, quello non si compra da nessuna parte. Il prossimo derby è già iniziato.
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