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Lippi aveva avvisato: ora il dubbio sull’Inter fa paura

Il turno che si giocherà in questo week end potrebbe rivelarsi decisivo per la corsa Scudetto: in campo sia Inter che Napoli proprio oggi.
Il campionato si avvicina al traguardo, e la corsa scudetto entra nella sua fase più delicata. A parlare della situazione è stato Maurizio Compagnoni ai microfoni di Sky Sport, sottolineando un dettaglio che in pochi avevano realmente messo a fuoco. Napoli e Inter si preparano alla 35ª giornata con stati d’animo e priorità diverse. Il Napoli, in campo prima dell’Inter, affronta una trasferta insidiosa a Lecce che potrebbe dire molto sul destino del tricolore. Secondo Compagnoni, il match del Via del Mare va seguito con attenzione non solo per la classifica, ma per il suo potenziale effetto psicologico. La cronologia degli orari potrebbe incidere più di quanto si pensi, ma nel frattempo anche le scelte di Inzaghi in vista del match di stasera stanno facendo discutere molto.
L’effetto Napoli e il rischio mentale
La squadra di Conte gioca per prima, e questo fattore potrebbe pesare. In caso di vittoria, il distacco sull’Inter salirebbe a sei punti. Compagnoni ipotizza uno scenario in cui la banda di Inzaghi, pur senza volerlo, prenda atto della difficoltà nel recuperare e inizi a concentrarsi completamente sul ritorno di Champions contro il Barcellona. Una scelta non dichiarata, ma che si riflette nelle energie spese e nella gestione delle forze. Il giornalista mette in guardia da un possibile effetto psicologico devastante: vedere un rivale ormai in fuga può spostare le priorità. La Champions League diventa un pensiero fisso, mentre il campionato rischia di scivolare lentamente sullo sfondo. Inzaghi dovrà fare attenzione a non trasmettere messaggi sbagliati, anche involontariamente.
Un dubbio inquietante
Nel suo intervento, Compagnoni lancia anche una riflessione molto più scomoda. Dopo le critiche piovute sull’Inter nelle ultime settimane: “ho sentito cose imbarazzanti. Ha giocato non tanto tempo fa una partita meravigliosa a Monaco di Baviera e ha avuto un calendario terribile“. La flessione, secondo il telecronista, non è fisica ma mentale. Le parole di Marcello Lippi gli tornano in mente: tre partite decisive in una settimana non si reggono, non per le gambe, ma per la testa. Gli uomini non sono macchine. Infine, su Barcellona-Inter, Compagnoni lascia un interrogativo pesante: “ma l’hanno tirata bene questa linea?“, il riferimento è al gol del possibile 3-4 annullato a Mkhitaryan per fuorigioco millimetrico.

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