Calciomercato
L’Inter pensa al sacrificio di Carboni, l’ipotetica quinta punta potrebbe non essere costosa
I dirigenti nerazzurri tornano a pensare al calciomercato dopo aver fatto i conti col passaggio da Suning ad Oaktree.
L’Inter punta a restare al vertice in Italia e a fare meglio di quanto fatto la scorsa stagione in Europa: il numero di partite da disputare aumenterà e per rafforzare la rosa senza chiudere in passivo la sessione estiva, come richiesto dalla società, serviranno mosse creative.
La strategia
Squadra che vince non si cambia, nei limiti del possibile aggiungeremmo noi: il nodo principale resta la voglia di rinnovare o meno il contratto da parte di Dumfries ma molto del mercato nerazzurro ruota attorno all’attacco. Se partiranno Arnautovic o soprattutto Valentin Carboni in entrata ci sarà buon margine di manovra; viceversa verranno effettuate solo operazioni di contorno.
Il sacrificato
I nerazzurri sanno di avere tra le mani un talento in prospettiva ma la sua cessione già questa estate garantirebbe un grosso introito: a gennaio sono state rifiutate 2 offerte da 20 milioni perché la richiesta si attesta sui 30. Possibile che il suo allenatore al Monza Raffaele Palladino possa volerlo con sé anche a Firenze; i viola potrebbero fare un pensierino anche a Marko Arnautovic. È chiaro che con una trentina di milioni l’Inter proverebbe a risolvere in primis l’unica lacuna dell’organico, ovvero il vice-Sommer.
La quinta punta
Regalare un altro attaccante ad Inzaghi non è una priorità, arriverà comunque Taremi a zero dal Porto, ma potrebbe diventarlo. Difficile se non impossibile arrivare a Gudmundsson che costa più di 35 milioni, secondo la Gazzetta dello Sport si potrebbe chiedere in prestito al Sassuolo l’ex Pinamonti, utile anche per motivi di lista Champions.
Riproduzione riservata © - NI