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L’Inter guarda al futuro, ma il presente resta complicato: i casi Calhanoglu e Taremi

La nuova era di Christian Chivu punta su giovani talenti, una strategia dettata dalla proprietà americana di Oaktree.
L’Inter si trova in un periodo di trasformazione significativa. Con il nuovo allenatore Christian Chivu alla guida, il club nerazzurro è pronto a ridefinire la propria identità, facendo leva su una strategia che mira a integrare nuovi talenti nel suo organico. Questo cambio di direzione non riguarda solo l’aspetto tecnico, ma riflette anche una precisa linea di mercato tracciata da Oaktree. L’obiettivo è chiaro: investire in giovani promesse per creare valore nel tempo, senza trascurare la sostenibilità economica.
Un mercato giovane e promettente, ma con delle incognite legate all’esperienza.
La strategia di mercato dell’Inter, fortemente voluta da Oaktree, si basa sull’acquisizione di giovani talenti che possano crescere e svilupparsi all’interno del club e anche generare valore in caso di cessione. Questo approccio, sebbene possa portare freschezza e dinamismo alla squadra, comporta anche delle incognite. Come sottolineato dal Corriere della Sera, “Tenendo conto che il mercato porterà altre novità e altre scommesse: se la strada imposta dalla proprietà americana è quella del talento giovane da far crescere — il 21enne Bonny del Parma è il primo della lista dell’attacco — questo aumenterà la freschezza del gruppo, ma aggiunge anche incognite, perché l’esperienza pesa eccome“.
Le trattative in corso e le sfide logistiche: il caso Calhanoglu e Taremi.
Mentre l’Inter si concentra sull’inserimento di nuovi talenti, le trattative di mercato continuano a essere un terreno complesso. Il Galatasaray ha rilanciato la sua offerta per Calhanoglu, proponendo 15 milioni e dichiarando di avere il gradimento del giocatore. Questa situazione mette l’Inter di fronte a una decisione cruciale che potrebbe influenzare la composizione del suo centrocampo: la cifra proposta però è ritenuta decisamente bassa dal club nerazzurro che potrebbe cedere solo almeno per il doppio. Parallelamente, la questione di Taremi, bloccato a Teheran a causa della guerra, aggiunge un ulteriore strato di complessità. L’Inter vorrebbe cederlo per via del suo rendimento deludente ma la situazione attuale non aiuta affatto.
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