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L’Inter è più audace tatticamente ma questo porta rischi per un motivo ben preciso
I nerazzurri giocano diversamente rispetto alla passata stagione: cambiare è fondamentale ma al momento le cose non vanno benissimo.
Il Derby d’Italia tra Inter e Juventus, conclusosi con un rocambolesco 4-4, ha scatenato una serie di riflessioni sullo stato attuale e le prospettive future dei nerazzurri. D
a una parte abbiamo una Juventus elogiata per i suoi pregi emergenti, dall’altra, l’Inter appare alle prese con problemi strutturali che minano le sue prestazioni. Il Giornale pone l’accento sugli aspetti che potrebbero definire il cammino del club in questa stagione.
Le difficoltà difensive
Una delle statistiche più indicative del recente rendimento dei nerazzurri è il numero di goal subiti: 13 reti incassate nelle prime 9 giornate di campionato, un campanello d’allarme che suona con insistenza nei corridoi di San Siro.
L’analisi
L’Inter sta cambiando modo di giocare: Inzaghi, soprattutto nella sfida alla Juventus, ha cercato di dominare la gara attraverso un pressing molto alto che raramente si era visto nella passata stagione. Al momento però per varie cause questa scelta sembra non portare dividendi: la squadra si sbilancia e subisce tante ripartenze.
I motivi
I problemi difensivi quindi non sembrano riconducibili a mere disattenzioni individuali, ma piuttosto a una combinazione di fattori tattici e fisici, con alcuni giocatori che, a causa dell’età avanzata, non riescono a replicare le prestazioni di un tempo.
Il peso dell’età
L’età media del nucleo nerazzurro emerge come una preoccupazione fondamentale. Anche il quotidiano nazionale evidenzia come solleva dubbi il fatto che il club abbia deciso di rinnovare il contratto di giocatori quali Acerbi e Darmian fino al 2026, quando avranno rispettivamente 38 e 37 anni.
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