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L’Inter di quest’anno è molto diversa da quelle degli anni precedenti per un motivo ben preciso
I nerazzurri rispetto alle passate stagioni hanno cambiato pochissimo l’organico e questo ha permesso di integrare tutti i giocatori perfettamente.
Al suo quarto anno alla guida tecnica dei nerazzurri, Simone Inzaghi sta apportando cambiamenti profondi nella gestione dello spogliatoio più che nella filosofia di gioco della squadra. In un contesto dove la continuità e l’evoluzione si intrecciano, emergono strategie rivoluzionarie destinate a incidere sul rendimento e sullo spirito del collettivo milanese.
Il nuovo approccio
Il segreto dietro la nuova veste dell’Inter, fa notare Tuttosport, sembra risiedere in un concetto sorprendentemente semplice ma profondamente efficace: nessun giocatore è intoccabile, nessun titolare è assoluto. Questa filosofia, già messa in evidenza dalle prime uscite stagionali, rappresenta una deviazione significativa dalle prassi precedenti, dove alcune figure sembravano godere di un posto fisso nell’undici iniziale a prescindere dalla forma o dalle prestazioni.
Strategia “conservativa”
Più che una rivoluzione brusca, questi cambiamenti segnano una tappa di crescita e maturazione del progetto Inter sotto la guida di Inzaghi. Avendo cambiato poco tra la scorsa e questa stagione, sono stati inseriti pochi giocatori già esperti, il tecnico piacentino ha saputo creare un ambiente in cui la concorrenza interna e il merito sportivo si traducono in un incremento delle prestazioni generali. L’esempio più lampante di questa politica è stata la formazione inaspettata schierata nella prestigiosa cornice di Manchester contro il City. La decisione di percorrere una strada “conservativa” nel mercato, puntando a confermare gran parte della rosa della stagione precedente, ha dimostrato la sua efficacia nel fornire una base solida su cui costruire. In soldoni: non ci sono più titolarissimi e non ci sono seconde linee, sono quasi tutti sullo stesso livello.
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