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L’ex dirigente gioca Roma-Inter in anticipo e rimarca un suo grandissimo colpo in nerazzurro
Non è mai banale Walter Sabatini: il dirigente ammette di essersi pentito amaramente di aver lasciato il club nerazzurro.
Il Messaggero ha pubblicato un’interessantissima intervista a Walter Sabatini: ecco le sue parole. “Il calcio va aiutato perché è fra le prime cinque industrie del Paese, genera milioni di fatturato e produce un campionato che per me è il massimo”.
“Mi parlano di Premier, di Bundesliga, ma dal punto di vista tattico non c’è nessuno come la Serie A. Guardate la Nazionale: gioca benissimo. Con Spalletti avrà un grande futuro”.
La critica ai giallorossi
“Le grandi società devono pensare in grande e darsi obiettivi raggiungibili. Per esempio il fatto che la Roma non si stia svenandosi per andare in Champions mi fa arrabbiare. Invece non parteciparvi ormai pare visto con normalità, e questo mi offende”.
Il percorso di rinascita di Roma ed Inter
“Per certi versi è stato simile, visto che a lungo entrambi hanno puntato sui parametri zero. Ma è un’arma a doppio taglio. Se porti giocatori a cui dai stipendi altissimi, scavi un fossato nello spogliatoio ed è pericolosissimo”.
Juric contro Inzaghi
“Juric ha un bel temperamento ed è stato uno dei primi a fare un calcio gasperiniano. Inzaghi, che conosco dai tempi della Lazio, lo sceglierei perché dai tempi della Primavera le sue squadre giocavano benissimo. Riesce a trasferire ai giocatori buonumore, personalità e leggerezza. Guadi che non è poco”.
Le cose migliori fatte a Roma e Milano
“In nerazzurro l’arrivo di Bastoni, che ho voluto con forza. Nella Roma ho fatte tante cose buone, ma non sta a me dirle. Comunque ho combinato anche qualche cazzata”.
La lotta Scudetto
“Sulla carta dovrebbe vincerlo l’Inter, ma il Napoli ha ricreato un ambiente vincente. L’effetto Conte è tangibile. Solo lui poteva farcela in un mese”.
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