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L’ex calciatore distrugge l’Inter dopo il 3-3 col Barcellona: attenzione a una frase su Inzaghi

La splendida gara di due giorni fa continua a far discutere moltissimo: alcuni elogiano i nerazzurri ed altri li criticano apertamente.
Antonio Cassano non ha usato mezze misure per descrivere le sue impressioni dopo Barcellona-Inter, semifinale d’andata di Champions League finita con un rocambolesco 3-3. Ospite della trasmissione Viva El Futbol, l’ex attaccante ha parlato con entusiasmo quasi esclusivo del gioco espresso dalla squadra catalana. “Una partita magnifica, meravigliosa. Per il peso della gara, la più bella della Champions”, ha dichiarato. Secondo lui, il match ha raggiunto un’intensità e un livello tecnico raramente visti negli ultimi anni. Cassano ha insistito sul fatto che il Barcellona, pur senza campioni assoluti, ha dominato il campo per lunghi tratti, riducendo l’Inter a tre ripartenze in tutta la gara. Non tutti però la pensano alla stessa maniera.
Critiche dure allo stile nerazzurro
Cassano ha puntato il dito contro l’atteggiamento tattico dell’Inter, che a suo dire non avrebbe mai provato a imporre il proprio gioco. “Una squadra forte non può affrontare così una semifinale europea”, ha detto. A detta sua, i nerazzurri si sono limitati a difendere, rinunciando al possesso e affidandosi quasi soltanto ai calci piazzati. In particolare, ha messo in discussione il centrocampo, che secondo lui ha perso nettamente il confronto sul piano delle idee, del ritmo e della qualità. Bastoni e Barella sono stati definiti “ottimi giocatori”, ma messi in difficoltà dal pressing e dalla velocità degli avversari. Cassano ha suggerito che certi elogi andrebbero ridimensionati dopo una prestazione del genere.
Affondo diretto su Inzaghi
Non mancano gli attacchi a Simone Inzaghi, accusato di avere una mentalità troppo prudente per il calcio europeo. “Il calcio meraviglioso dell’Inter l’ho visto in Italia, in Europa quasi mai”, ha affermato con decisione. Ha sottolineato come la squadra abbia subìto venti tiri in porta, con pochissima costruzione dal basso, preferendo lanci lunghi come contro il Bayern. Per lui non basta segnare all’Empoli o al Verona per essere definiti geniali. L’Inter, in questa visione, ha mostrato i suoi limiti strutturali e filosofici. “Il 3-3 non conta, il dato vero è che l’Inter ha sofferto sempre”, ha detto. E anche se i nerazzurri dovessero approdare in finale, per Cassano resta fondamentale analizzare il presente con lucidità, senza farsi ingannare dal risultato.

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