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L’ex attaccante del Triplete scommette sul futuro di Inzaghi e sull’esito della finale

A poche ore dalla finale di Champions, un grande ex dell’Inter dice la sua tra ricordi, sensazioni personali e un giudizio netto sul futuro di Inzaghi.
A quindici anni dalla notte storica del Triplete, Goran Pandev ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in vista della finale di Champions League tra Inter e Paris Saint-Germain. L’ex attaccante macedone, autore di una seconda parte di stagione memorabile nel 2010, ha parlato con entusiasmo della squadra nerazzurra e del clima che si respira intorno al club. Anche se non fa più parte del mondo Inter da protagonista, Pandev sente ancora un legame profondo con quei colori, rafforzato dal percorso compiuto dalla squadra di Simone Inzaghi in questa stagione. L’ex attaccante si è espresso anche sul futuro dell’allenatore nerazzurro.
Una finale dal sapore speciale per chi conosce l’ambiente
Secondo Pandev, l’Inter è pronta ad affrontare al meglio l’ultimo ostacolo europeo. Per lui la squadra ha tutte le carte in regola per alzare il trofeo: solidità difensiva, equilibrio, condizione fisica e un’identità di gioco ben definita. E poi c’è Lautaro Martinez, paragonato a Javier Zanetti per lo sguardo carico di determinazione. L’ex nerazzurro ha spiegato che questa Inter trasmette le stesse vibrazioni positive del 2010, e prevede una grande prestazione anche da parte di Marcus Thuram. A rendere ancora più interessante il momento, ci sono le analogie con il percorso che portò l’Inter alla vittoria quindici anni fa, in particolare l’aver battuto il Barcellona in semifinale.
Inzaghi nel mirino, ma la convinzione è totale
Durante l’intervista, Pandev ha commentato anche le voci che circondano Simone Inzaghi. L’allenatore nerazzurro sarebbe finito tra gli obiettivi dell’Al-Hilal, club disposto a offrire un contratto di altissimo livello. Non solo: secondo indiscrezioni, l’ex tecnico della Lazio sarebbe apprezzato anche da molte società europee. Per Pandev, però, il finale non è in discussione. “Conosco bene Simone”, ha detto, “e penso che rimarrà all’Inter. Ha ancora tanto da fare e da vincere, a cominciare dal Mondiale per club”. Una dichiarazione che rafforza la sensazione di un ciclo ancora in corso, come sottolineato anche da Giuseppe Marotta.
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