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La semifinale si gioca anche così: il Barcellona sorprende l’Inter (e non solo)

Nerazzurri e catalani corrono parallelamente per gli stessi obiettivi: le loro strade si incroceranno in Champions League e la sfida è già iniziata.
L’Inter si prepara a vivere la settimana più intensa della stagione. All’orizzonte ci sono due battaglie contro il Barcellona che decideranno l’accesso alla finale di Champions League. L’andata della semifinale si giocherà tra sette giorni, mentre il ritorno è fissato appena sei giorni dopo. Una sfida ad altissima tensione tra due squadre che sognano in grande. I nerazzurri e i blaugrana sono ancora in corsa per il Triplete: campionato, coppa nazionale e Champions. Una combinazione rara, storica, che carica ulteriormente il doppio confronto. Per Inzaghi e i suoi uomini, si tratta dell’occasione di scrivere un’altra pagina memorabile nella storia recente del club, proprio mentre i rivali catalani coltivano la stessa ambizione. San Siro si preannuncia infuocato per la sfida del 6 maggio ed i biglietti sono già in vendita.
Una mostra che fa parlare
A Barcellona non si parla solo di tattica e moduli. L’atmosfera in città è carica anche per una mostra celebrativa che ha un sapore tutto particolare. Il Museo del Barcellona ha appena inaugurato “Los Tesoros Azulgranas”, evento dedicato ai 125 anni del club. In esposizione ci sono cimeli storici, pezzi unici mai mostrati prima, simboli di trionfi passati e identità calcistica. Ma non è solo il passato a riempire gli occhi dei tifosi.
Speranza o previsione?
In un’intervista rilasciata al quotidiano Sport, Jordi Penas, direttore del museo, ha lanciato un messaggio che ha fatto rapidamente il giro dei media: “Abbiamo lo spazio pronto per un altro Triplete. Lascerò il resto alla squadra e a Hansi Flick”. Una frase che ha il tono di un augurio, ma anche quello di una dichiarazione di intenti. Il direttore del museo non si è limitato a celebrare i trofei già vinti, ma ha indicato chiaramente che la società è pronta ad accogliere nuovi successi. “Chiudo gli occhi e vedo cose belle… anche se è sempre un compito difficile”, ha aggiunto tornando metaforicamente parlando con i piedi per terra.

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