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La prestazione di Sommer ai raggi X: stupiscono due decisioni in particolare
L’estremo difensore elvetico è stato uno dei protagonisti in negativo della finale di Supercoppa persa dai nerazzurri.
Nel mondo del calcio, l’analisi di una partita di alto livello come la finale di Supercoppa Italiana tra l’Inter e il Milan suscita sempre grande interesse.
A fornire un suo punto di vista sull’esito di questo incontro è stato Stefano Sorrentino, ex portiere di calcio, intervenendo durante il post-partita su Mediaset.
Approccio innovativo
L’avvento di Conceicao alla guida tecnica del Milan è stato descritto come un elemento di novità che ha portato freschezza e nuove strategie. Evidenziando come il nuovo allenatore abbia optato per un gioco che mettesse sotto pressione l’Inter fin dalle prime battute, l’ex portiere riconosce il merito della vittoria finale al Milan. La capacità di reagire e di mettere in campo le giuste contromisure tattiche è stata, per Sorrentino, decisiva nel determinare l’esito del match.
Giudizi capovolti
Oltre alla strategia, un’altra angolazione dalla quale Sorrentino ha analizzato il match è stata quella relativa alla performance complessiva delle due squadre. Ha sottolineato la forza, la volontà e la freschezza fisica mostrate dal Milan durante la partita, elementi che hanno contribuito a un risultato positivo. Inoltre, l’ex portiere ha fatto notare come anche i giocatori solitamente più criticati si siano rivelati protagonisti chiave nel corso della finale, dimostrando che il calcio è uno sport in cui le sorprese e le rivincite personali giocano sempre un ruolo fondamentale.
Nell’occhio del ciclone
Non tutte le analisi di Sorrentino sono state, tuttavia, positive. Una parte delle sue osservazioni si è concentrata sulla prestazione del portiere dell’Inter, Sommer, in particolare su due episodi che hanno visto il portiere protagonista in maniera negativa. Sorrentino ha criticato Sommer per la sua posizione in occasione del primo ma anche del terzo gol del Milan, ritenendo che un portiere del suo livello avrebbe dovuto gestire meglio quelle situazioni. Sul gol segnato da Abraham l’ex Bayern Monaco ha provato ad uscire ma secondo l’ex portiere sarebbe dovuto restare in porta per via della posizione defilata in cui si trovava Leao.
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