Calciomercato
La nuova Inter prende forma, ma un nome solleva più di un interrogativo

L’Inter incassa, osserva e prepara le mosse: tra riscatti già decisi e nuovi nomi inattesi, qualcosa bolle in pentola e potrebbe sorprendere molto presto.
Il successo in campo si riflette anche nel bilancio. L’Inter, grazie ai ricavi ottenuti attraverso il percorso europeo, ha incassato finora 130 milioni di euro. Una cifra che permette alla dirigenza di progettare con maggiore libertà la prossima stagione, senza dover sacrificare pezzi pregiati o rinunciare a investimenti mirati. Non si tratterà di una rivoluzione totale: Tuttosport è convinto che profili come Acerbi, Darmian e Mkhitaryan non verranno accantonati, ma sarà avviato un graduale processo di rinnovamento. L’obiettivo è costruire un gruppo che possa coniugare esperienza e freschezza.
Nuovi volti già in arrivo: si parte dal Mondiale
Il primo banco di prova sarà il Mondiale per Club. Simone Inzaghi potrà contare su nuovi elementi già per quella competizione, grazie alla finestra anticipata di mercato. Petar Sucic, centrocampista della Dinamo Zagabria, è stato il primo colpo. Giovane, duttile, con ampi margini di crescita, è stato scelto per allungare le rotazioni in mezzo al campo. Ma non sarà l’unico. Sulla fascia destra si sta cercando l’accordo per Luis Henrique, protagonista di una stagione in crescita con il Marsiglia. L’intesa con il brasiliano è già stata raggiunta, resta da colmare la distanza tra domanda e offerta: l’Inter è salita a 25 milioni, i francesi ne vogliono 30.
Difesa, giovani nomi forti: spunta anche Zalewski
L’Inter, inoltre, riscatterà Nicola Zalewski dalla Roma per 6,5 milioni di euro. Il giocatore, classe 2002, ha già dato segnali incoraggianti e verrà inserito nel progetto come esterno a tutta fascia sulla sinistra. Ma non finisce qui. In difesa si lavora su due nomi destinati a fare strada: Sam Beukema del Bologna e soprattutto Koni De Winter del Genoa. Quest’ultimo, 23 anni a giugno, ha conquistato l’attenzione degli scout nerazzurri grazie alle sue qualità in marcatura e personalità. Il costo si aggira intorno ai 25-30 milioni. L’idea è replicare il percorso fatto con Bisseck, inserendolo gradualmente fino a trasformarlo in un titolare. Il progetto è chiaro: affiancare ai veterani i pilastri di domani, senza accelerazioni forzate ma con investimenti mirati.

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