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La ‘last dance’ dell’Inter? Trionfo o fallimento?

I nerazzurri si avvicinano ai momenti salienti della loro stagione e qualcuno inizia a parlare di canto del cigno.
Nel podcast Centrocampo, il giornalista Sandro Sabatini ha voluto esprimere il proprio punto di vista riguardo alle sfide stagionali che l’Inter dovrà affrontare. Il giornalista, prendendo spunto dal molto discusso gesto di Simone Inzaghi, ha posto l’accento sulle ambizioni della squadra, soprattutto alla luce delle capacità di Simone Inzaghi nel guidare una rosa che, pur avendo una profondità non paragonabile ai top club europei, è comunque molto competitiva in Italia. Sabatini ha messo in evidenza come l’Inter possa ambire a trionfare su più fronti, ma ha anche sottolineato il rischio di un possibile fallimento in caso di risultati negativi.
Un percorso da eroi o da fallimento
La situazione delineata da Sabatini mette in luce una realtà complessa: se l’Inter riesce a vincere i tre trofei in palio, il suo allenatore diventa un eroe; al contrario, se la squadra dovesse subire dei fallimenti, il giudizio su Inzaghi potrebbe essere impietoso. Sabatini ha voluto chiarire che la forza della squadra non dipende solo dai titolari, ma anche dalla qualità delle seconde linee: la squadra dell’Inter nella sua totalità è la più forte in Italia e, in Europa, può sicuramente giocarsela con le altre contendenti.
Un’Inter protagonista nelle competizioni europee
Secondo lui, quello attuale potrebbe essere l’ultimo anno di un ciclo, l’ultimo treno per il raggiungimento di un successo che coronerebbe il lavoro svolto negli ultimi quattro anni. L’Inter, dunque, deve essere in grado di portare a casa il massimo in tutte le competizioni: lo scudetto e una lunga corsa in Champions League, magari sfidando i club più forti d’Europa come il Bayern Monaco o il Barcellona. Sabatini si è anche espresso sulla questione Mkhitaryan, criticando la sua dichiarazione che, a suo avviso, non dovrebbe essere pronunciata da un giocatore, specialmente da uno esperto come il centrocampista armeno.

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