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Juve-Inter, un solo colpevole? Le accuse sono pesantissime
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Le critiche esplodono dopo la sconfitta contro la Juve: un solo nome finisce nel mirino, accusato di aver affossato l’Inter.
All’indomani della cocente sconfitta contro la Juve piovono critiche per l’Inter. La squadra non ha più quella fame agonistica che l’aveva resa dominante la scorsa stagione. I numeri parlano chiaro: troppi scontri diretti non vinti, un calo di cinismo sotto porta e una fragilità difensiva mai vista prima. Prima i nerazzurri concedevano pochissimo e sfruttavano al massimo le occasioni, ora soffrono dietro e sprecano troppo davanti. Non riuscire a chiudere le partite si sta rivelando un problema che mette a rischio gli obiettivi stagionali: in tanti sono nell’occhio del ciclone.
Squadra appagata e senza cattiveria
Simone Inzaghi torna nel mirino della critica dopo il passo falso della sua squadra: la Gazzetta dello Sport non è per nulla tenera nei suoi confronti. Non si tratta solo del risultato, ma di un problema più profondo che riguarda l’atteggiamento e la gestione delle partite. Un aspetto che fa riflettere è la sensazione che la squadra si sia adagiata sulle proprie qualità, quasi convinta di poter vincere le partite senza dover lottare fino alla fine. Manca quella tensione agonistica che spingeva il gruppo a mordere ogni avversario, a chiudere ogni varco e a capitalizzare ogni singola occasione.
Il paragone che fa temere il peggio
Inzaghi è finito sotto accusa per la rosea perché continua a lodare i suoi per l’impegno e per le chance create così come faceva Roberto Mancini post-Europeo: anche allora il ct era certo che la squadra avrebbe ritrovato il successo, fino a quando non si è ritrovato fuori dal Mondiale. Se l’Inter continua a produrre gioco e occasioni ma non vince, il problema diventa ancora più allarmante per Inzaghi. Non basta creare tanto se poi gli avversari riescono sempre a trovare il modo di colpire. Gli errori sottoporta e la mancanza di solidità dietro sono campanelli d’allarme che non possono essere ignorati. Se i nerazzurri non ritrovano la fame e la cattiveria che li avevano resi implacabili, il rischio è di compromettere la stagione.
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