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Jonathan David al bivio: Inter, Juve o una sorpresa? Intanto in Canada torna Buchanan
Il commissario tecnico della nazionale canadese Jesse Marsch si esprime sul ritorno del nerazzurro e sul futuro dell’attaccante del Lille.
Jesse Marsch ha parlato a TSN delle condizioni di Tajon Buchanan e non solo. “E’ tornato adesso. Quello he dico sempre è che devi lottare per avere un posto tra i titolari, in ogni gara e in ogni allenamento”.
“Devi mostrare il tuo valore in Nazionale e con il club, devi far vedere che sei un grande professionista pronto a tutto. Poi c’è il discorso delle scelte di carriera, del fatto di chiedersi cosa sia meglio fare. Lasciare, restare, guardarsi intorno. C’è anche l’aspetto familiare e finanziario, tutte cose che rientrano nei ragionamenti che fa un giovane calciatore”.
Lo scarso minutaggio all’Inter
“Io sono il loro primo tifoso, voglio che giochino, che abbiano successo. Io sono entusiasta quando giocano e segnano gol. E’ meglio per noi se giocano tanti minuti, performano bene e prendono confidenza, su questo non c’è dubbio”.
La situazione dell’attaccante
Jonathan David quasi sicuramente non rinnoverà il contratto in scadenza con il Lille e quindi potrebbe trasferirsi a costo zero. Tantissime le squadre interessate a lui, in Italia si parla di Inter e Juventus.
Il parere dell’allenatore
“In passato molti giocatori mi hanno chiamato per chiedermi un parere su un trasferimento, ma alla fine dei conti è una decisione che spetta a loro. Ciò che mi interessa è che giochino. Quanto a Jonathan, non lo so dove andrà, è una decisione sua e della sua famiglia. Cosa mi aspetto? Non lo so, non gliel’ho neanche chiesto. Non lo aiuterebbe se andasse in un club in cui non gioca. Vorrei scegliesse una campionato competitivo, in cui fosse gratificato”.
Le sue caratteristiche
“Jonathan ha una personalità speciale perché è una persona davvero intelligente, forse la più intelligente che abbia mai allenato. La sua abilità di prendere informazioni e capire cosa richiede il suo ruolo è la migliore che abbia mai riscontrato da allenatore. Sì, vediamo le giocate, i gol, ma c’è qualcosa che non si vede che lo rende così bravo. E’ veloce, forte, tecnicamente bravo, ma i suoi gol arrivano grazie al fatto che sia ha la migliore velocità di pensiero tra quelli in campo. E’ una qualità speciale, difficile da insegnare”.
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