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Inzaghi valuta l’addio, Inter già al lavoro sul piano B: non si tratta di Allegri

Il club nerazzurro si prepara a valutare nuovi scenari per la panchina: in arrivo decisioni decisive dopo la finale di Champions League.
L’Inter si avvicina alla finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain ma, nonostante l’attenzione resti sulla sfida più importante della stagione, in casa nerazzurra si fanno i primi conti anche con le scelte strategiche da prendere a bocce ferme. Il contratto di Simone Inzaghi, in scadenza nel 2026, sarà oggetto di discussione a fine stagione, in un incontro già fissato con il presidente Marotta e il direttore sportivo Ausilio. La scorsa estate, dopo aver condotto la squadra alla cronista dello Scudetto della seconda stella, il tecnico aveva rinnovato la propria intesa con il club. Il contesto attuale è però differente e nuove variabili stanno alimentando riflessioni soprattutto da parte dell’allenatore. Secondo quanto riferito da Sport Mediaset, l’Al Hilal ha messo sul piatto un’offerta irrifiutabile; ma non solo, il club saudita starebbe provando a convincere anche un big della rosa nerazzurra.
L’offensiva dell’Al Hilal scuote l’ambiente
Si tratta di una proposta che supera di gran lunga l’attuale ingaggio percepito dal tecnico piacentino in nerazzurro. Il club saudita, reduce dalla separazione con Jorge Jesus e affidato momentaneamente a Mohammad Al-Shalboub, vuole chiudere in tempi rapidi con il nuovo allenatore. L’insistenza del club saudita è concreta, e il pressing si è intensificato proprio nei giorni che precedono la finale europea.
Una scelta attesa dopo la Champions
L’Inter aspetta la decisione di Inzaghi che, secondo quanto trapela, arriverà soltanto dopo l’ultimo impegno stagionale. In caso di addio, il club ha già iniziato a riflettere su possibili soluzioni. Tra i nomi presi in considerazione spicca quello di Cesc Fabregas, attuale allenatore del Como. L’ex centrocampista, alla sua prima esperienza in panchina, ha chiuso al decimo posto la sua prima stagione in Serie A e ha attirato l’attenzione di diversi dirigenti, compresi quelli nerazzurri. Strapparlo al Como non sarebbe semplice, vista la solidità del progetto dei lariani e il legame creatosi tra lo spagnolo e l’ambiente. Ma il profilo resta in cima alla lista in caso di ribaltone improvviso.
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