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Inzaghi sotto tiro? Il figlio d’arte prende posizione in maniera decisa
Il figlio dell’ex presidente dell’Inter Giacinto Facchetti, Gianfelice, analizza con grande lucidità l’andamento della stagione dei nerazzurri.
Gianfelice Facchetti a Calciomercato.it ha parlato a 360 gradi del momento dell’Inter: “La prima immagine che mi viene in mente è la maglia con le due stelle, come ha ricordato Marotta l’altro giorno”.
“Dobbiamo mettere i puntini su quello che abbiamo conquistato con merito, che ha definito il nostro modo di presentarci ai nastri di partenza”.
L’analisi sulla stagione
“Dopodiché, siamo una squadra che è partita a scaglioni in estate, quindi con tutte le conseguenze di una preparazione differenziata. L’ingresso in condizione di qualcuno non è ancora avvenuto del tutto. Detto questo, la squadra le risposte nette le ha date sia dal punto di vista dei risultati che del gioco. E’ mancata forse un pizzico di lucidità e buona sorte come successo Napoli, dove abbiamo preso il palo con Calhanoglu. Va bene essere lì, aspettiamo che tutti siano a pieno regime per riprendere il largo, spero”.
Gli obiettivi
“Una squadra come l’Inter non può definire un obiettivo con largo anticipo. Anche se molti dicono che l’Inter punta alla Champions, sappiamo che è una competizione di sfumature. Non bisogna trascurare il campionato, quindi è richiesto un turnover allargato. Una cosa che in passato veniva rinfacciata a Inzaghi, ma con l’Arsenal abbiamo vinto con 5-6 sostituzioni. L’obiettivo è riuscire a stare in corsa il più possibile fino a che arriva il momento clou”.
Sull’allenatore
“E’ l’allenatore che sta guidando la squadra più vincente in Italia negli ultimi anni. Ha raggiunto gli obiettivi quando sembrava che la squadra non potesse ambire a nulla. Per criticare Inzaghi ci vuole coraggio, coraggio che io non ho. Bisogna fare un esercizio di memoria, soprattutto quando arrivano le lamentele dopo la partita pareggiata 4-4 con la Juve. Forse ci meritiamo Mazzarri, se siamo qui a contestare una squadra dopo un pareggio in una gara che si stava trasformando in qualcosa di epico. Bisogna essere giusti con l’Inter e la sua storia”.
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