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Inzaghi schianta la Lazio con mosse sagge e scrive nuovi record
I nerazzurri ieri all’Olimpico hanno in mostra la loro miglior versione di sé stessi, quella ammirata in questa stagione solo contro l’Atalanta.
L’Inter si riprende alla grande dopo la sconfitta subita in Germania una settimana fa e manda un messaggio alle rivali italiane.
Ieri sera il risultato ha superato ogni aspettativa, portando con sé non solo i tre punti: 6-0, una vittoria tanto netta quanto significativa che ha ribadito il valore e la determinazione della squadra nerazzurra.
Il ritorno
Il Corriere dello Sport fa notare come la squadra vista ieri abbia realizzato una prestazione che che riecheggia i fasti dei campioni d’Italia. I nerazzurri hanno azzannato una partita che non era affatto semplice ed il fatto che il tutto sia avvenuto in un big match è molto esplicito.
Una prestazione da record
La serata dell’Olimpico ha visto l’Inter raggiungere un traguardo non solo per i tre punti guadagnati ma anche per il modo in cui questi sono stati ottenuti. Con un perentorio 6-0, la squadra di Simone Inzaghi ha registrato una delle sue vittorie più eclatanti, lasciando poco spazio alle reazioni da parte della Lazio. Questa vittoria non solo ha consolidato la reputazione dell’Inter come squadra da battere ma ha anche fissato un triste primato per la Lazio, che non aveva mai subito una sconfitta così ampia in casa nella sua storia in Serie A.
Le mosse vincenti
Simone Inzaghi ha dimostrato ancora una volta la sua abilità nell’impostare le partite come fossero finali, una strategia che ha portato frutti evidenti. Il tecnico ha iniziato giorni fa a preparare la gara, forse anche prima della partita poi persa in Germania. L’approccio tattico, caratterizzato da un mix di attesa e pressione mirata, ha messo in luce un Inter cinica e prepotente, capace di dominare la partita senza concedere spazi agli avversari. La capacità di adattarsi e di sfruttare le debolezze altrui si è rivelata una componente chiave in questa stagione. Il quotidiano evidenzia come si siano rivelati vincenti scelte come quella di limitare la manovra di Rovella e quella di indicare a Dumfries di attaccare spesso e volentieri Nuno Tavares costringendolo sulla difensiva.
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