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Inzaghi rompe il silenzio sull’Inter “vecchia”: ma cosa intende davvero?
Un passaggio dell’intervista al sito della Uefa sta facendo discutere: dietro una risposta di Inzaghi potrebbe nascondersi molto più di quanto sembri.
L’Inter si avvicina alla finale di Champions League del 31 maggio contro il Paris Saint-Germain con la consapevolezza di aver superato ostacoli enormi. Simone Inzaghi, in una breve intervista pubblicata da Uefa.com, ha ripercorso le tappe principali della stagione europea anche se ora gran parte dell’attenzione di critica e tifosi è focalizzata sul pareggio dal sapore di sconfitta contro la Lazio. Le vittorie contro Bayern Monaco e Barcellona sono state decisive: le quattro partite tra quarti e semifinali hanno richiesto una tenuta mentale altissima. L’allenatore ha definito questo percorso come il risultato di un lavoro collettivo che ha preso forma stagione dopo stagione.
Il ricordo di una sconfitta che ha lasciato il segno
Nel corso dell’intervista, Inzaghi ha ricordato la finale persa contro il Manchester City due anni fa. Una partita giocata alla pari, secondo lui, che avrebbe potuto portare almeno ai tempi supplementari. Da quella sera, ha detto il tecnico, il gruppo ha acquisito consapevolezza. Ora l’Inter arriva a questa nuova finale con una struttura più solida e un’identità ben definita. L’obiettivo è conquistare un trofeo che manca da troppo tempo, con la spinta di una squadra che ha già affrontato e superato momenti ad alta tensione.
L’età della squadra non è un ostacolo?
A colpire più di tutto è una risposta specifica sul confronto con il Paris Saint-Germain, formazione con un’età media sensibilmente più bassa rispetto ai nerazzurri. Alla domanda su questo aspetto, Inzaghi ha reagito con fermezza. Ha detto che l’età avanzata non è un problema, anzi: può diventare una risorsa. Ha parlato di lucidità nei momenti chiave, della capacità di leggere le partite e di restare compatti. Secondo lui, l’esperienza aiuta a non farsi travolgere. Ha anche sottolineato come, all’interno del gruppo, ci siano uomini prima ancora che calciatori, capaci di affrontare ogni situazione con il giusto approccio. Una risposta che ha spiazzato molti considerati i tantissimi punti persi nei minuti finali delle gare di campionato.
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