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Inzaghi ricambia tutto? L’indizio che accende l’attesa per Inter-Lazio

L’aria è di nuovo carica di fiducia, ma ora ogni scelta peserà: a pochi giorni dalla volata finale e dall’atto finale della Champions, Inzaghi è al bivio.
Dopo due giorni di pausa, l’Inter riparte oggi con uno spirito nuovo. Simone Inzaghi ritrova la squadra ad Appiano Gentile e lo fa con una convinzione diversa rispetto alla scorsa settimana. Lo scudetto, che sembrava ormai un miraggio, è tornato a sembrare raggiungibile. Il pareggio del Napoli ha rimesso molto in discussione, ma non tutto, gli azzurri sono sempre avanti e in casa nerazzurra si avverte l’entusiasmo di chi ha risposto quando nessuno se lo aspettava più. Alla luce di quanto accaduto in classifica, Inzaghi dovrà riflettere con attenzione su come gestire la rosa: non sarà per nulla facile perché i rischi non sono affatto pochi.
Scelte più ragionate rispetto a Torino
Secondo quanto scrive oggi la Gazzetta dello Sport, lo scenario delle ultime settimane suggerisce una strategia diversa rispetto al turnover massiccio visto a Torino. La sfida con la Lazio arriva solo quattro giorni prima di quella con il Como, che potrebbe essere anticipata a giovedì 22. Inzaghi si trova così davanti a un bivio: ruotare troppo rischia di compromettere il ritmo, ma spremere i titolarissimi potrebbe pesare in vista della finale di Champions del 31. La valutazione dovrà tenere conto anche del ritorno di alcuni giocatori chiave, ormai recuperati o quasi.
Tornano i titolari per l’assalto finale
Contro la Lazio, infatti, dovrebbero partire dall’inizio Sommer tra i pali e Acerbi in difesa. A centrocampo si rivedranno Barella e Calhanoglu, con Zielinski in ballottaggio con Frattesi, quasi pronto al rientro. In attacco toccherà con ogni probabilità alla coppia Thuram-Taremi. Inzaghi, ora, sente di poter contare su un gruppo completo e reattivo, pronto per lo sprint decisivo. Il segnale è chiaro: lo scudetto non è più un pensiero lontano, e ogni dettaglio può fare la differenza. La sensazione è che il tecnico si affiderà alla formazione più solida, rinunciando a rotazioni ampie.

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