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Inzaghi-Inter: critiche ingiuste e addio sereno, parla Longhi che poi “avverte” Chivu

Bruno Longhi ha commentato il passaggio di Simone Inzaghi al calcio saudita e l’attuale scelta dell’Inter, esprimendo un punto di vista netto e articolato.
Bruno Longhi è tornato a parlare dell’addio tra Simone Inzaghi e l’Inter, esprimendo il proprio punto di vista ai microfoni di TMW Radio. Per il giornalista, quanto accaduto in queste settimane va inquadrato con attenzione, evitando letture affrettate, anche perché le ricostruzioni di quanto avvenuto nell’ultima settimana della sua gestione sono molteplici e diverse di queste non sono per nulla tenere verso l’allenatore. La scelta del tecnico piacentino, secondo Longhi, non si può ridurre alle sole dichiarazioni pubbliche. Al contrario, dietro la decisione ci sarebbero motivazioni ben più profonde, legate anche alla sfera personale e al percorso vissuto a Milano. Un percorso che ha portato l’Inter a risultati importanti, accompagnato però da un ambiente che in più momenti si è rivelato troppo critico.
Le difficoltà vissute a Milano
Nel suo intervento, Longhi ha sottolineato che l’ultima stagione ha rappresentato una fase molto intensa per Inzaghi. Da una parte il grande gioco espresso, dall’altra la pressione continua ricevuta. Il giornalista ha definito quello vissuto dall’ex tecnico interista come uno “stillicidio” che non avrebbe meritato. Le critiche rivolte a Inzaghi, a suo giudizio, sono state eccessive, specie considerando i risultati ottenuti sul campo. Longhi ha elogiato il lavoro svolto dal tecnico, accostandolo per qualità di gioco alla storica Inter di Trapattoni. Anche di fronte alle critiche copiose, non c’è stata nessuna replica da parte dell’allenatore, sempre rimasto in silenzio, secondo il suo stile. Un comportamento definito coerente con il profilo di “ragazzo perbene”.
Longhi commenta anche la scelta di Chivu
Infine, Longhi tocca anche il nome del nuovo allenatore. “Quando parliamo di certe società, non gestisci solo gli undici in campo e la panchina. C’è una gestione di un gruppo importante, da grande manager. Bisogna vedere se sarà all’altezza di gestire dei campioni”.
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