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Inzaghi: “Il calcio italiano non perdona, abbiamo commesso due disattenzioni gravi, l’infortunio di Arnautovic non è così serio”
L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi dopo il brutto pareggio di oggi ha spiegato anche perché non si è voluti tornare sul mercato.
Simone Inzaghi in conferenza stampa ha continuato a porre l’accento sui gravi svarioni commessi dai suoi oggi pomeriggio contro il Bologna. “Dovevamo essere più concentrati. Acerbi era leggermente avanti nella posizione, abbiamo perso un contrasto e non siamo riusciti a intervenire. Abbiamo letto male la situazione, dovevamo muoverci meglio. E’ una disattenzione grave, come sul gol del 2-1. Il calcio italiano non ti perdona, sono tutte partite difficili. Sono molto arrabbiato perché volevamo un altro risultato. Per la seconda volta eravamo in vantaggio qui all’intervallo e non abbiamo vinto. Parleremo poi delle situazioni che non sono andate bene. Sul 2-2 la squadra ha pressato tanto, ma non siamo stati fortunati”.
Differenze con la gara persa col Sassuolo
“Non colgo similitudini. Col Sassuolo i due gol presi nel modo che avete visto tutti, oggi dovevamo essere più bravi e concentrai. Non dovevamo mai far rientrare il Bologna in partita e su questo dobbiamo lavorare. Il 2-1 li ha rimessi in gara”.
Il direttore di gara
“Non mi va parlare dell’arbitro, dovevamo essere bravi noi. C’era un po’ di nervosismo per alcune situazioni, ma non è colpa dell’arbitro se abbiamo pareggiato. Dovevamo essere più bravi noi”.
Possibile intervento sul mercato
“Abbiamo parlato con la società. Pensavamo quello di Arnautovic fosse un infortunio più serio, in 5 settimane sarà di nuovo con noi e ne sono già passate 2. Chiaramente ci manca nelle rotazioni ma gli infortuni stanno capitando a tutti. Gli altri sono recuperati, speriamo di averceli tutti a disposizione nelle prossime partite”.
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