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Inzaghi ha trovato la soluzione al problema? Spunta un’idea inedita

Con gli infortuni che complicano i piani dell’Inter, Inzaghi sperimenta una mossa inaspettata.
L’Inter di Simone Inzaghi sta affrontando un periodo complesso, condizionato da un calendario fittissimo e da una serie di infortuni che rischiano di compromettere l’equilibrio della squadra. Dopo Carlos Augusto e Nicola Zalewski, anche Matteo Darmian si è fermato, riducendo ulteriormente le opzioni sulle corsie esterne. In questo contesto, il tecnico ha deciso di sperimentare un cambio di modulo, cercando soluzioni inedite per mantenere alta la competitività. Nei minuti finali della gara contro la Lazio, l’Inter è scesa in campo con un inaspettato 4-4-2: Bisseck e De Vrij come centrali, Pavard e Bastoni sugli esterni difensivi, mentre Dumfries e Zieliński hanno occupato le fasce della linea di centrocampo. Un sistema che ha sorpreso, ma che potrebbe rivelarsi più di un semplice esperimento momentaneo: il Corriere della Sera ha analizzato pro e contro della scelta.
Un modulo alternativo ma non privo di limiti
L’adozione del 4-4-2 potrebbe garantire maggiore copertura, distribuendo meglio i giocatori lungo le fasce. Pavard e Bastoni, partendo da dietro, avrebbero più libertà di spinta, contribuendo a dare ampiezza alla manovra. L’Inter, già abituata a costruire l’azione a quattro in fase di possesso, non avrebbe grandi difficoltà a interiorizzare questo assetto. Eppure, emergono delle criticità: nel 4-4-2 gli esterni devono essere in grado di creare superiorità numerica saltando l’uomo, caratteristica che manca a diversi interpreti nerazzurri. Dumfries, ad esempio, è devastante in progressione ma meno incisivo nell’uno contro uno stretto. Questo dettaglio potrebbe rendere il modulo meno incisivo contro difese compatte, limitando le opzioni offensive della squadra.
La vera strategia per lo scontro scudetto
Proprio per queste ragioni, in vista dello scontro diretto contro il Napoli di Antonio Conte, Inzaghi sembra intenzionato a partire con il consueto 3-5-2, affidandosi agli uomini di maggiore affidabilità. Dumfries e Dimarco, quest’ultimo non al massimo della condizione, restano le pedine chiave per occupare le corsie e dare continuità al sistema di gioco più collaudato. Il 4-4-2, dunque, potrebbe restare una carta da giocare a gara in corso, soprattutto se le condizioni fisiche o l’andamento della partita richiederanno un assetto più prudente o più diretto.

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