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Inzaghi: “È una finale, non ci sono favoriti, serviranno corsa, aggressività e determinazione”
Il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi ad Appiano Gentile he presentato attraverso la conferenza stampa Inter-Juventus di domani.
L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi domani sera avrà l’occasione di vincere il primo trofeo in nerazzurro; ecco le sue dichiarazioni in conferenza stampa. “La vicinanza del presidente mi rende contento, ma in questi mesi in cui non c’era l’ho sempre sentito molto vicino. Ci sentivamo, ci messaggiavano prima e dopo ogni partita. Ha visto la gara con la Lazio, speriamo di fare una grande gara domani sera per lui e per i tifosi. Ci dobbiamo preparare al meglio. È una finale, favoriti non ce ne sono in queste gare. Sono in salute, domenica ha ribaltato una partita complicatissima all’Olimpico. Conosciamo la Juventus, abituata a giocare finali. Ha giocatori con grande esperienza, noi siamo in un ottimo momento, speriamo di regalare una soddisfazione ai nostri tifosi. Importanti gli episodi e le motivazioni. Le finali sono partite particolari, possono essere decise dal singolo episodio. Dobbiamo fare una partita di corsa, aggressività e determinazione. Ci saranno delle difficoltà e momenti in cui la Juve ci metterà in difficoltà, dobbiamo essere bravi a uscirne perché vogliamo fare una grande partita”.
“Essere la squadra da battere deve essere uno stimolo visto che siamo in testa alla classifica. Al 20 di agosto prima che iniziasse il campionato la netta favorita per lo scudetto era la Juventus e tante altre squadre con l’Inter a contenderlo ai bianconeri. Abbiamo visto come gioca il Milan, il Napoli, l’Atalanta ormai fa grandi cose da anni. Il primato deve essere uno stimolo. La Juve è una squadra con una rosa importante, Allegri saprà come sostituirli. Recuperano Bonucci e Chiellini, sicuramentte avranno una squadra molto competitiva. Faccio gli auguri a Chiesa, un grosso in bocca al lupo, è un patrimonio del calcio italiano. Pensavamo di averla vinta la gara in campionato, poi ci fu l’episodio del rigore. Sia l’Inter che la Juve da quella partita siano cresciute entrambe le squadre. Partita contratta, due squadre in ritardo in classifica, non bella. Giocata al di sotto delle possibilità da parte di tutte e due. Fin dal primo giorno ho trovato grande disponibilità da parte di questo gruppo. Avevo avuto la fortuna di giocare sia con Samir che con Kolarov e mi sono stati di aiuto. Aver giocato con loro mi ha aiutato, ma oltre a loro tutti i componenti della rosa hanno collaborato al meglio. Anche la società e i tifosi mi hanno accolto benissimo. Al di là del campionato, la motivazione in più, dare il 120% lo darà l’atmosfera e il fatto che è una finale, davanti ai nostri tifosi. Non c’è rivincita, chi vince alza il trofeo. Oggi abbiamo un allenamento. Ho visto ieri quelli che non hanno giocato con la Lazio, tutti in buone condizioni comprese Dzeko e Correa. Oggi ho tutti e 4 gli attaccanti a disposizione, due giocano. Cercherò di scegliere ogni volta la coppia più funzionale. Ho fatto due finali con la Lazio contro la Juventus, una volta con Allegri e una con Sarri. Abbiamo vinto due volte partendo da sfavoriti. Ho perso una finale di coppa Italia con la Juve. Cercheremo di dare questa soddisfazione ai tifosi. Daremo il 120% in campo”.
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