Notizie
Inter-Urawa: un successo con tante ombre che vanno eliminate

La prima vittoria dell’Inter di Chivu al Mondiale per Club offre spunti importanti sulle prospettive e sulle scelte in vista del futuro.
La vittoria contro gli Urawa Red Diamonds ha rilanciato l’Inter nel girone E del Mondiale per Club, ma non ha risolto le tensioni emerse nelle ultime settimane. La squadra è apparsa ancora lontana da un equilibrio fisico e mentale dopo la lunga stagione europea, culminata nella pesante sconfitta contro il PSG in finale di Champions League. Le fatiche si sono viste nella gestione dei momenti delicati, nella mancanza di lucidità e nella difficoltà a cambiare ritmo.
La voglia di cambiare identità tattica
Come ha evidenziato il giornalista Sebastiano Vernazza sulla Gazzetta dello Sport, Cristian Chivu ha cercato di dare un’impronta diversa alla squadra, privilegiando soluzioni più verticali e un atteggiamento più aggressivo. Si insiste molto meno sulla costruzione dal basso rispetto alla gestione precedente, e c’è una ricerca più frequente della profondità. L’Inter ha provato ad alzare il ritmo, ma solo a tratti è riuscita a tenere il controllo. Alcuni segnali, come la maggiore fiducia data ai giovani, vanno in direzione di un cambiamento tecnico e culturale. Valentin Carboni ha dato qualità tra le linee, mentre Pio Esposito ha garantito una presenza fisica utile nei momenti di maggiore pressione. Nonostante la vittoria, l’impressione è che il gruppo sia ancora in una fase interlocutoria, senza certezze né riferimenti consolidati.
Le scelte future tra mercato e rifondazione
Al di là del risultato, la vera notizia riguarda ciò che la prestazione lascia intendere per il futuro: l’Inter sembra ormai entrata in una fase di ricostruzione. L’era Inzaghi si è chiusa lasciando un’eredità ingombrante fatta di palleggio sterile e meccanismi consolidati difficili da modificare in tempi brevi. Le prime mosse sul mercato non sembrano bastare per alzare il livello della rosa. Luis Henrique, partito titolare contro gli Urawa, ha deluso nel ruolo per cui è stato acquistato. Il brasiliano ha evitato l’uno contro uno, limitandosi al passaggio semplice, senza mai tentare la giocata. Il nuovo corso ha bisogno di elementi diversi, capaci di rompere gli schemi e portare energia in una squadra che sta cambiando pelle. Almeno due innesti di spessore sembrano necessari per non abbassare le ambizioni.
Riproduzione riservata © - NI
