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Inter, un segnale preoccupante prima della Juventus? Un dettaglio fa tremare i tifosi

Un’ombra si allunga sull’Inter prima del derby d’Italia: stanchezza, dubbi e un rischio inaspettato mettono alla prova la squadra di Inzaghi.
L’Inter si avvicina al derby d’Italia con la consapevolezza di trovarsi in un momento chiave della stagione. Dopo il pesante scivolone contro la Fiorentina, la squadra ha mostrato una reazione d’orgoglio, ma, come sottolinea Tancredi Palmeri su Sportitalia, senza la fluidità e la sicurezza che avevano caratterizzato la scorsa stagione. La stanchezza accumulata in due anni di sforzi intensi inizia a farsi sentire, un fattore che potrebbe pesare anche domani. Inzaghi sa che il suo gruppo ha bisogno di ritrovare brillantezza e ritmo per affrontare il duello con i bianconeri senza rischiare di trovarsi in difficoltà. Preoccupa anche la condizione fisica di un titolarissimo che ultimamente non sta rendendo al suo livello.
Dubbi e difficoltà in attacco
Oltre all’aspetto mentale e fisico, il problema principale riguarda il fatto che Marcus Thuram non. Questo rende un’incognita il suo impiego, con la concreta possibilità che debba stringere i denti per dare il suo contributo. Il francese è stato una delle armi più efficaci dell’Inter in questa stagione, ma un suo utilizzo ridotto potrebbe limitare l’impatto offensivo della squadra. Allo stesso tempo, Calhanoglu non ha ancora ritrovato la condizione ideale dopo l’ultimo infortunio subìto e questo sta penalizzando il gioco nerazzurro.
Il fattore che frena l’Inter
Di fronte a questi ostacoli, emerge una preoccupazione concreta per Inzaghi: senza un Thuram al massimo della forma e con un centrocampo che fatica a imporsi come in passato, l’Inter rischia di non riuscire ad imporsi come in passato. “La verità è che non si può tirare la carretta per due anni consecutivi quando il tuo regno si basa sul bel gioco e il dominio e non la speculazione, e l’Inter comincia a mostrare la corda del dover sempre andare al massimo”; questa la constatazione di Palmeri.

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