Calciomercato
Inter: tutto fatto con Bonny, manca l’intesa tra club

L’Inter pianifica il futuro dell’attacco: tra accordi già raggiunti e trattative in corso, la dirigenza prepara mosse concrete per rinforzare la rosa.
In casa Inter le manovre sul mercato proseguono senza sosta, con il reparto offensivo al centro delle strategie. La priorità resta quella di ringiovanire l’attacco con profili promettenti, capaci di integrarsi nel gruppo guidato da Chivu. L’attenzione resta alta su diversi nomi, ma la certezza è che la dirigenza voglia muoversi con decisione già nelle prossime settimane. Il viaggio negli Stati Uniti per il Mondiale per Club non ha rallentato i contatti: i dirigenti sono al lavoro da giorni.
Due nomi in pole per l’attacco
Tra le piste più attive, restano in primo piano quelle che portano a Ange-Yoan Bonny e Rasmus Hojlund. Il francese ha già dato il via libera al trasferimento, attirato dall’idea di vestire il nerazzurro. In attesa di chiudere con il Parma, l’Inter valuta le modalità per ridurre l’esborso economico. L’inserimento di una contropartita tecnica potrebbe fare la differenza: i ducali puntano Pio Esposito, ma l’Inter preferisce non cederlo. Più percorribile la pista che porta a Sebastiano Esposito, rientrato dall’Empoli e in scadenza nel 2026. In alternativa, resta sul tavolo anche il nome di Thomas Berenbruch, per il quale si continua a discutere.
Accordo raggiunto, l’Inter accelera su Bonny
Secondo FcInterNews, l’Inter ha raggiunto l’accordo totale con l’attaccante del Parma: pronto un contratto quinquennale da 2 milioni netti a stagione più bonus. Il francese è deciso, non ha preso in considerazione altre destinazioni dopo l’interesse nerazzurro. Il club di Viale della Liberazione punta a chiudere con il Parma nei prossimi giorni, definendo una valutazione complessiva intorno ai 20 milioni. Le contropartite tecniche restano la chiave per abbassare la parte cash. Bonny aspetta, convinto e impaziente. Nel frattempo si continua a lavorare anche per Hojlund: il Manchester United apre solo all’obbligo di riscatto, mentre l’Inter preferisce una formula meno vincolante.
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