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Inter sconfitta in Supercoppa, non è tutta colpa di Asllani: stupisce anche il linguaggio del corpo di Frattesi
Tante cose hanno inciso nella sconfitta di ieri dei nerazzurri: analisi, assenze e le ambizioni di un talento sotto pressione.
Nel mondo del calcio, i riflettori sono sempre puntati non solo sui risultati sul campo, ma anche sulle dinamiche interne delle squadre e le aspirazioni dei singoli giocatori.
La finale di Supercoppa Italiana di ieri, che ha visto l’Inter soccombere al Milan, è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione nerazzurra, grazie alle analisi del giornalista Andrea Paventi di Skysport.
Il bilancio
La sconfitta è arrivata dopo una striscia di cinque partite senza subire gol, mostrando delle falle impreviste in una difesa altrimenti solida. Nonostante momenti di brillantezza, come il salvataggio di Bastoni, alcune disattenzioni hanno contribuito al risultato finale, accentuando la delusione per una partita che poteva pendere a favore dell’Inter fino agli ultimi momenti.
Il peso delle assenze
Gli infortuni stanno incrinando la solidità dell’Inter in una fase cruciale della stagione. Con Calhanoglu in dubbio per la prossima partita e l’assenza di pedine chiave come Acerbi e Pavard, oltre ai problemi fisici di Thuram, il mosaico nerazzurro appare incompleto.
Bocciati e promossi
Se è vero che alcuni giocatori hanno trovato difficoltà nell’ultima uscita, con Bisseck, Sommer e Bastoni sotto i riflettori per i loro errori, è giusto anche riconoscere gli sforzi di coloro che hanno cercato di tenere alta la bandiera dell’Inter. Taremi e Lautaro, in particolare, hanno dimostrato impegno e sinergia, nonostante la mancanza di supporto adeguato dal resto della squadra.
Il caso
Il giornalista infine si concentra sullo stato d’animo di Davide Frattesi evidenziandone il palpabile desiderio di ottenere maggiore visibilità e responsabilità. Nonostante la professionalità e l’impegno dimostrati quando chiamato in causa, Frattesi sente di poter aspirare a un ruolo più centrale, magari in una realtà dove le gerarchie gli consentirebbero di esprimersi meglio: anche in una sfida così importante come quella di ieri sono emersi tutti questi aspetti. Nonostante tutto, appare molto difficile che una sua cessione possa concretizzarsi nel mese di gennaio.
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