Calciomercato
Inter-Roma, ritorna un’idea folle: ma stavolta c’è un indizio in più

Nessuno ci credeva più, poi un segnale ha riacceso la fiamma: lo scambio tra Inter e Roma torna a far rumore dietro le quinte.
Il dialogo tra Inter e Roma non si è mai davvero interrotto. Dopo i contatti di gennaio per uno scambio che avrebbe coinvolto Davide Frattesi e Lorenzo Pellegrini, le parti sono rimaste in contatto anche nei mesi successivi, segno che il discorso potrebbe riaprirsi con maggiore concretezza in estate. La sessione invernale si è chiusa senza accordi definitivi, ma con la sensazione diffusa che non fosse un addio, bensì un arrivederci. A dimostrarlo è stato anche il recente affare Zalewski, con i due club capaci di trovare un’intesa rapida per il suo trasferimento a Milano con la formula del prestito con diritto di riscatto. I due club, tra l’altro, si incontreranno sul campo: la partita, inizialmente prevista per sabato, si giocherà domenica prossima e ha già fatto discutere tantissimo.
Due ostacoli, una sola direzione
A frenare la riuscita dello scambio, al momento, sono due fattori ben precisi, come sottolinea Sky Sport. Il primo riguarda la posizione contrattuale di Lorenzo Pellegrini. Il centrocampista della Roma percepisce uno stipendio che l’Inter considera fuori parametro. Un suo eventuale trasferimento a Milano passerebbe per una dilazione su più stagioni dell’ingaggio attuale, opzione che il giocatore non sembra aver ancora preso in considerazione. Il secondo nodo è legato a Davide Frattesi. Il suo minutaggio ridotto ha alimentato riflessioni sull’opportunità di cambiare aria, ma l’Inter non ha intenzione di svenderlo. Servirà un equilibrio tra le ambizioni del calciatore e il valore economico che la dirigenza attribuisce al suo cartellino.
Scambio riacceso: svolta in arrivo?
Le basi per riprendere il discorso ci sono tutte, ma servirà ancora tempo per avvicinarsi ad una formula che possa soddisfare entrambe le società. Dopo l’assist sul fronte Zalewski, Inter e Roma potrebbero proseguire il dialogo anche su questo fronte, nella speranza che giugno possa diventare il mese giusto per chiudere un’operazione che si trascina da troppo.

Riproduzione riservata © - NI
