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Inter-Roma, niente deroga: la mossa a sorpresa dell’Inter scatena il caos

Una scelta arrivata all’improvviso, dopo ore di trattative e dietrofront: Inter-Roma si gioca domenica. La decisione scontenta più di qualcuno.
Una giornata di tensione e confusione ha agitato ieri la Lega Serie A, con il calendario stravolto dall’annuncio dei funerali di Papa Francesco previsti per sabato prossimo. Le conseguenze sul campionato sono state immediate: diverse partite rinviate, discussioni accese, tentativi di mediazione. La decisione finale sulla gara coi giallorossi inevitabilmente ha cambiato anche l’approccio di Inzaghi al derby di stasera. Ma su tutte, una ha catalizzato l’attenzione: Inter-Roma, scontro fondamentale in chiave scudetto e Champions League. In un contesto già complicato, la collocazione di questa sfida è diventata un vero rebus: la Gazzetta dello Sport ricostruisce tutta la vicenda. Il primo pensiero dei nerazzurri è stato quello di chiedere lo spostamento a una data da destinarsi, per non dover giocare in prossimità dell’andata della semifinale di Champions League che si disputa mercoledì prossimo. La risposta, però, non è arrivata nei toni sperati.
Tentativi, ipotesi, pressioni e rinunce
Il calendario non offriva alternative: l’unico spiraglio utile prima della fine della stagione sarebbe stato il 21 maggio, ma era troppo lontano. Una scelta simile avrebbe potuto alterare l’equilibrio di un finale di stagione tiratissimo, con l’Inter a pari punti col Napoli. La Lega ha fatto muro. Da lì, una corsa contro il tempo per trovare una via d’uscita condivisa. L’ipotesi più concreta sembrava quella di mantenere il match sabato, ma posticipandolo alle 20.45, grazie a una deroga speciale. Un’eccezione, certo, ma funzionale a un calendario ingolfato. Per ore si è dato per certo quell’orario: i preparativi erano già in corso, le televisioni pronte ad adattarsi. Poi, all’improvviso, tutto si è fermato.
L’Inter si sfila: scelta forte e inattesa
Il colpo di scena è arrivato a tarda sera: Inter-Roma non si giocherà sabato, nemmeno in notturna. È stata l’Inter, dopo un confronto interno tra dirigenza, staff e giocatori, a decidere di rinunciare alla deroga. Una decisione presa per rispetto del momento storico, ma anche per evitare di diventare un caso isolato. Sarebbe stato l’unico evento sportivo autorizzato nel giorno del funerale del Papa, con tutto ciò che ne sarebbe potuto derivare in termini di critiche e tensioni. Il club ha preferito il silenzio al rumore, accettando pur di non alimentare polemiche.
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