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Inter-Roma, Fabbri sotto accusa: c’è di peggio del rigore negato?

La direzione di gara del match di ieri tra nerazzurri e giallorossi continua a far discutere.
Inter-Roma ha lasciato parecchi strascichi sia polemici che non: i nerazzurri stanno dimostrando che non corrispondeva alla realtà una credenza che li accompagnava da inizio stagione. La Gazzetta dello Sport pone però al centro dell’attenzione la direzione di gara di Michael Fabbri. Il match, molto combattuto, ha visto episodi chiave gestiti in modo discutibile, aumentando il nervosismo in campo e tra i tifosi. Già nei primi minuti, alcuni interventi rudi non vengono sanzionati con la dovuta severità, lasciando crescere un clima di tensione che avrebbe meritato maggiore attenzione. Gli errori arbitrali non si limitano a episodi minori, ma incidono sulla regolarità complessiva della gara, alimentando il malcontento nerazzurro.
Cartellini mal gestiti e tensione crescente
Le prime scelte discutibili arrivano al 17’, quando Koné interviene su Barella con i tacchetti in avanti senza ricevere il cartellino giallo che la situazione avrebbe richiesto. Poco dopo, Lautaro Martinez viene ammonito a seguito di una reazione plateale di Mancini, un provvedimento che sembra esagerato rispetto alla dinamica reale. L’andamento della partita peggiora ulteriormente nella ripresa: sia N’Dicka che Dumfries finiscono per strattonarsi in area, prima al 35’ poi al 42’, senza che venga preso alcun provvedimento. La gestione dei contatti dentro l’area appare troppo permissiva e favorisce un clima di nervosismo che penalizza chi cerca di giocare.
Il rigore clamoroso negato nel finale
La situazione esplode definitivamente al 43’, quando un’azione in area giallorossa vede protagonista ancora N’Dicka. Il difensore della Roma trattiene vistosamente Bisseck fin dall’inizio dell’azione, ignorando completamente il pallone. Il contatto è netto, prolungato, senza nessun tentativo di contendere lealmente la sfera: un rigore solare, che secondo molti avrebbe potuto cambiare il destino della partita. Nonostante la chiarezza dell’episodio, Fabbri decide di lasciar correre tra l’incredulità generale. L’ennesimo errore che condanna la sua direzione di gara come una delle più negative della stagione, generando inevitabili polemiche.

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