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Inter, quei due nomi che preoccupano seriamente Inzaghi

Qualcosa non ha funzionato nella stagione dei nerazzurri: diversi giocatori non si sono rivelati all’altezza e ora sono nell’occhio del ciclone.
Contro l’Hellas Verona dovevano lanciare segnali, invece hanno lasciato solo interrogativi. Mehdi Taremi e Piotr Zielinski non sono riusciti a cambiare il loro inizio difficile in maglia nerazzurra. L’Inter ha vinto, ha ruotato gli uomini, ha gestito energie in vista dell’impegno europeo, ma per i due volti nuovi non è arrivata quella scossa che in molti attendevano. Taremi è rimasto in panchina per oltre settanta minuti. Quando è entrato, la partita era ormai indirizzata e i ritmi si erano abbassati. L’iraniano non ha trovato spazi, palloni utili, né modo di farsi notare. Appena tredici minuti più recupero: un bilancio magro, anche se la sua esclusione iniziale è stata dettata dalla necessità di preservarlo nel caso in cui Lautaro non recuperi per la Champions: il capitano da Appiano Gentile ha mandato segnali che abbiamo provato a decifrare.
Zielinski lontano dal vero se stesso
Il polacco è partito titolare, ha giocato un’ora abbondante, ma non ha mai dato l’impressione di essere davvero dentro la partita. Piotr Zielinski era stato tra i più positivi in settimana, si era detto felice di essere tornato a disposizione dopo lo stop. In campo, però, ha faticato a inserirsi nei meccanismi. Ha toccato pochi palloni, sempre in modo scolastico, senza osare. La sua prova è scivolata via nel silenzio, quasi trasparente. I paragoni con le sue stagioni al Napoli sono inevitabili. All’Inter, per ora, mancano le sue invenzioni tra le linee, quei cambi di passo che l’avevano reso un protagonista in Serie A. Dopo le due reti contro la Juventus, non ha più lasciato traccia.
Un inizio così non se lo aspettavano
Il dato più amaro è che, a oggi, nessuno dei due è ancora riuscito a ritagliarsi un ruolo reale nell’Inter. A maggio inoltrato, entrambi sono ancora corpi estranei. La Gazzetta dello Sport non ha usato mezzi termini: per ora si tratta di due comparse. Eppure le aspettative erano alte. L’iraniano veniva da anni prolifici con il Porto, mentre il centrocampista ex Napoli sembrava perfetto per il sistema di Inzaghi. Invece, oggi, sono due nomi in fondo alla lista, inseriti solo per necessità o rotazioni. Le occasioni cominciano a diminuire. La pazienza pure. Ora servono risposte.

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