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Inter, primo dubbio per Chivu: regia in discussione

L’Inter prepara la sfida al Monterrey con una scelta delicata da prendere a centrocampo: il forfait di Calhanoglu costringe a valutazioni non banali.
Il Mondiale per Club dell’Inter parte con impegno contro il Monterrey: la squadra di Chivu dovrà affrontare la sfida senza Hakan Calhanoglu. Il centrocampista turco, per altro al centro di importanti voci di mercato, non sarà a disposizione per un problema fisico, e la sua assenza apre un rebus nella zona più delicata del campo. La scelta su chi guiderà la manovra nerazzurra resta aperta, anche perché le soluzioni non sono numerose e comportano tutte implicazioni tattiche importanti. Il nuovo allenatore nerazzurro si trova così davanti a un bivio tecnico già significativo.
Due strade per Chivu: Barella o Asllani
Secondo La Gazzetta dello Sport, la prima ipotesi prevederebbe l’arretramento di Nicolò Barella in cabina di regia. Il centrocampista sardo ha già ricoperto quel ruolo con Simone Inzaghi, ma senza risultati convincenti: le sue caratteristiche naturali lo portano ad agire con più libertà, mentre davanti alla difesa ha sofferto sia per ritmo che per visione. Chivu, però, usava Mandela Keita in quella posizione ai tempi del Parma, un giocatore fisicamente dinamico, e non è escluso che voglia riproporre un profilo simile anche all’Inter. In questo caso, il trio di centrocampo vedrebbe Barella vertice basso, con Frattesi e Sucic come mezzali. Proprio il croato, nuovo arrivo estivo, si è guadagnato una maglia da titolare grazie alle buone prestazioni in allenamento.
Soluzione più prudente: Asllani in regia
La seconda opzione, descritta sempre dalla rosea, andrebbe in direzione opposta: una scelta più conservativa, con Kristjan Asllani al centro del gioco nel ruolo di vice-Calhanoglu. In questo caso, Barella verrebbe riportato nella sua posizione naturale di mezzala, mentre Sucic agirebbe sull’altro lato. Per caratteristiche, andrà escluso l’impiego del croato come regista, giudicato non adatto a quel tipo di compito: troppo offensivo, troppo orientato all’inserimento, e poco propenso alla gestione. La decisione finale verrà presa nelle prossime ore, ma Chivu dovrà tenere conto anche dell’equilibrio generale della squadra, oltre che del rendimento dei singoli in allenamento. La scelta potrebbe dire molto anche in ottica mercato, precisamente sulle caratteristiche che debba avere il profilo ricercato dal club qualora si debba trovare un sostituto per Calhanoglu.
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