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Inter, parla Luis Henrique: famiglia, De Zerbi e aspetti su cui migliorare

Il brasiliano dell’Inter ha rilasciato una lunga intervista in cui ripercorre la carriera, gli ostacoli affrontati e le sue speranze future in nerazzurro.
Luis Henrique ha aperto una finestra sul proprio percorso personale parlando al Corriere della Sera, in una delle sue prime interviste da interista. L’attaccante ha ricordato l’infanzia in Brasile, l’impatto determinante del padre e la passione trasmessa sin dai primi anni. “È stato mio maestro e allenatore dai 3 ai 14 anni”, ha raccontato. Proprio il padre, ex calciatore a livello locale, è stato il primo a intuire le qualità del figlio: “Ha l’allegria nelle gambe”, aveva detto. Un’espressione che lo stesso Luis Henrique ha voluto riprendere: “Significa poter realizzare il sogno di bambino. Poterlo fare in una grande squadra come l’Inter mi dà tanta felicità”. Il brasiliano si è soffermato su quanto questo passaggio a Milano rappresenti un momento speciale della sua carriera. Ha parlato di una motivazione profonda e di un senso di responsabilità che intende onorare con impegno quotidiano. I 24 milioni investiti dal club non sono percepiti come un peso, ma come un’occasione per crescere ancora: le sue prime gare, però, hanno dato indicazioni contrastanti.
Le difficoltà iniziali e il salto europeo
Prima dell’Inter, Luis Henrique ha vissuto un’avventura non semplice. Il passaggio al calcio europeo non è stato immediato: “Non avevo nemmeno 20 partite da professionista col Botafogo quando sono stato venduto al Marsiglia”. L’approccio con una realtà nuova, tra lingua e stile di gioco, ha richiesto tempo. Un ritorno in Brasile ha aiutato a ritrovare equilibrio. Poi, il rientro in Europa con maggiore fiducia e l’incontro con Roberto De Zerbi, allenatore che ha saputo trasmettergli sicurezza e stimoli. In Italia, Luis Henrique si prepara a una nuova prova. Parla di un calcio più tattico rispetto a quello francese e sottolinea la necessità di migliorare nella lettura delle situazioni e nella condizione fisica. Nella Mondiale per Club ha già raccolto indicazioni importanti. Dopo il confronto con l’Urawa, attende il match con il River Plate con l’idea di trovare più spazi.
I consigli di Chivu e la sfida con Dumfries
Nella parte finale dell’intervista, Luis Henrique ha rivelato i dettagli più attesi: il rapporto con Cristian Chivu e la concorrenza interna nel ruolo. “Parliamo molto. Mi chiede di stare alto in attacco, di puntare l’uomo. Con l’Urawa è stato complicato, ma con il River potremmo avere più occasioni”. L’ex Marsiglia ha spiegato di voler alzare il livello per guadagnarsi spazio, consapevole della sfida con Dumfries. “Non sarà per nulla semplice, ma proprio per questo dovrò migliorare. Le nostre caratteristiche sono un po’ diverse: dipenderà dalle situazioni”.
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