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Inter nel caos, tradimento di Inzaghi: l’annuncio svela tutto

L’addio di Simone Inzaghi ancora brucia nei cuori dei tifosi nerazzurri, soprattutto dopo aver appreso del tradimento appena annunciato.
La stagione 2024‑2025 non resterà impressa negli annali dell’Inter come un’annata memorabile. Fino a poche settimane dal termine infatti, la squadra guidata da Simone Inzaghi sembrava poter competere su tutti e tre i fronti: Serie A, Coppa Italia e soprattutto in Champions League. Le premesse c’erano tutte: un gioco collaudato, talenti in forma e una fiducia diffusa. Poi qualcosa si è rotto. La grande delusione è arrivata in Europa. La finale di Champions League, persa per 0‑5 contro il Paris Saint‑Germain, ha rappresentato una batosta devastante. Una sconfitta senza appello, che ha gettato ombre su un progetto tecnico spesso lodato per consistenza e personalità. L’Inter, incapace di rialzarsi dopo lo schiaffo parigino, non ha centrato alcun trofeo. In Italia, la squadra ha vacillato nel finale, perdendo terreno in campionato e non riuscendo a imporsi nella Coppa nazionale.
Il rapporto tra Inzaghi e il club, nato nel 2021, è terminato con una rottura brusca. L’allenatore – fino a quel momento sempre stimato – è stato accusato da alcuni tifosi e addetti ai lavori di un gesto inspiegabile: trasferirsi all’ultimo momento all’Al Hilal, subito dopo la debacle in Champions. L’addio, inatteso e rapido, ha lasciato molti con un senso di tradimento, scatenando polemiche e ricordi amari. La gloria sfumata e la fretta nel prendere strade diverse hanno legato indissolubilmente il crollo della stagione al distacco tra allenatore e squadra.
Inzaghi-Al-Hilal, l’allenatore aveva già scelto: “Contratto 4 mesi prima”
Le recenti dichiarazioni di Giovanni Galeone, rilasciate al quotidiano Libero, hanno riacceso il dibattito sulla fine del rapporto tra Inzaghi e l’Inter. Bisogna essere dentro alle situazioni. Però radio‑calcio mi aveva riferito che la moglie di Simone Inzaghi si era recata in Arabia quattro mesi prima della fine del campionato per definire il contrattone – ha dichiarato Galeone, lasciando intendere che l’accordo con l’Al Hilal fosse stato definito ben prima del fatidico tracollo europeo. Queste parole suggeriscono che chi ha seguito le vicende con attenzione potrebbe aver intuito già da mesi l’orientamento di Inzaghi verso l’Arabia Saudita. Una teoria che spiegherebbe il calo di focus e motivazione sul finale, coincidente con il momento più delicato. Il divorzio tra le parti è dunque apparso più un percorso già deciso a tavolino, che un’esplosione di rabbia causata dalla sconfitta, .
La dinamica raccontata da Galeone toglie colore al racconto ufficiale, che ha sempre rappresentato la decisione dell’allenatore come reazione emotiva alla sconfitta in Champions, un ciclo giunto al termine, o bisogno di nuovi stimoli. Invece, pare emergere una strategia orchestrata con precisione, unn quadro che cambia radicalmente la percezione della fine di un ciclo all’Inter. Ora la tifoseria è divisa: chi si sente tradito e chi invece attribuisce la scelta di Inzaghi a una ragione economica o familiare. Fatto sta che la separazione non sembra casuale: un accordo preannunciato, firmato prima dell’epilogo teatrale a Monaco, fa pensare a una chiusura programmata. Rimane da vedere quale destino attenderà l’Al Hilal con l’allenatore che, per alcuni, è apparso già distratto mentre i tifosi dell’Inter restano divisi tra delusione e rammarico.
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