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Inter-Napoli: non del tutto negativa la prova di Lukaku
Ieri il belga era l’uomo più atteso del match in tutti i sensi: la sua prestazione non è stata indimenticabile ma l’anno scorso andò molto peggio.
In una serata carica di attese allo Stadio San Siro, Romelu Lukaku tornava ad affrontare l’Inter, la squadra con cui aveva condiviso momenti gloriosi in passato.
La sua performance è stata analizzata minuziosamente dal Corriere dello Sport, mettendo in luce i momenti salienti della sua partita non certo indimenticabile: rispetto all’Inter-Roma dell’anno scorso però c’è stato un passo in avanti.
Inizio promettente
Lukaku inizia la serata battendo il cinque con l’ex compagno di reparto Lautaro Martinez prima del fischio d’inizio. Nelle prime fasi del match, nonostante non fosse al centro dell’azione, dava la sensazione di poter essere pericoloso. Al quarto d’ora ha dato vita ad un bello scambio che ha liberto Kvaratskhelia al tiro debole mentre più tardi si è lanciato in un 1 contro 5 che almeno dimostrava la voglia di incidere.
Il duello
Un aspetto cruciale della partita è stato il duello con Francesco Acerbi, difensore che ha rappresentato un ostacolo quasi insormontabile per Lukaku durante tutto l’incontro. Nonostante un primo tempo in cui la sua presenza sembrava minacciosa, la seconda metà della partita ha visto il belga in seria difficoltà.
Ripresa da dimenticare
Nel secondo tempo l’ex di turno è stato regolarmente anticipato e contrastato da un Acerbi in stato di grazia: Lukaku si è trasformato da una minaccia a un gigante contenuto. Sono emersi tutti insieme i limiti fisici e tattici del belga nei secondi 45 minuti della sfida di San Siro. Antonio Conte ha cercato di scuoterlo chiedendogli di aumentare il pressing ma la richiesta si è scontrata con le evidenti difficoltà fisiche del centravanti. La sua sostituzione al 77′ ha segnato la fine di una prestazione che ha oscillato tra la voglia di essere decisivo e la netta mancanza di energie per riuscirci.
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