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Inter, l’ex Stramaccioni loda Taremi e lo paragona a Julio Cruz
In una lunga intervista l’ex tecnico nerazzurro esalta l’iraniano lodandone l’abilità tattica e nel gioco di sponda fino ad arrivare a paragonarlo al grande ex argentino
In un mondo del calcio sempre più globalizzato, dove le frontiere sembrano sfumare sotto i colpi di mercato transcontinentali, è interessante notare come alcuni giocatori sappiano lasciare un segno tangibile nel breve periodo dopo un trasferimento. Mehdi Taremi, attaccante iraniano di recente acquisizione dell’Inter, si sta rivelando una tessera perfetta nell’intricato mosaico tattico di Simone Inzaghi, secondo le osservazioni di Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell’Inter e conoscitore del calcio iraniano per aver allenato l’Esteghlal. Il rendimento di Taremi, le sue caratteristiche e la sua integrazione nell’organico nerazzurro sollevano interessanti riflessioni sul calcio giocato, sull’importanza dell’intelligenza calcistica e sulla capacità di adattamento dei giocatori ai diversi contesti tattici.
Un talento confermato in Serie A
Taremi non è solo un nuovo acquisto per l’Inter, ma un giocatore che ha dimostrato fin dai primi incontri di Serie A un’abilità non comune nel leggere il gioco e sincronizzarsi con i nuovi compagni di squadra. Stramaccioni, in particolare, evidenzia l’importanza dell’intesa con Thuram e rovescia l’attenzione sulla curiosità di vedere Taremi al fianco di Lautaro Martinez. L’iraniano, già famoso per il suo gioco di combinazione con altri attaccanti nei precedenti club, sembra adattarsi perfettamente al modulo di Inzaghi, promettendo di arricchire ulteriormente l’attacco nerazzurro.
Capacità e differenze
La trasversalità di Taremi, in grado di integrarsi nella veste di attaccante in diversi schemi tattici, fa luce sulla sua versatilità e sulla capacità di lavorare per la squadra. Differenziandosi per il gioco di combinazione e per l’abilità nel gioco aereo, Taremi, secondo Stramaccioni, si distingue rispetto ai titolari dell’attacco interista, apportando una dimensione aggiuntiva alle strategie offensive di Inzaghi. Questa sua propensione, insieme alla timidezza fuori dal campo contrapposta a un’attitudine determinata sul terreno di gioco, lo rende un elemento prezioso negli scacchieri tattici dell’Inter.
Un inserimento tattico promettente
I complimenti ricevuti da Mkhitaryan, che ha definito Taremi un “soldato” sul campo, rafforzano l’immagine di un giocatore con grandi capacità e con potenzialità ancora da esplorare nell’ambito dell’attacco nerazzurro. In questa prospettiva, Taremi viene visto come un possibile catalizzatore per nuove soluzioni tattiche, sia nella formazione titolare che come jolly strategico nel corso della partita.
Visioni future e aspettative
I riflettori sono ora puntati sulle prossime prestazioni del giocatore, in particolare sulla sfida contro squadre ben organizzate come l’Atalanta. Le aspettative sul suo contributo gol e la sua capacità di mantenere alto il livello delle prestazioni nei prossimi impegni sono elevate. Stramaccioni, inoltre, ricorre al paragone con Julio Cruz per descrivere le doti di Taremi, auspicando che l’attaccante possa raggiungere e superare la soglia dei 15 gol pronosticata da Ali Daei, leggenda del calcio iraniano.
Un contributo all’Inter e oltre
In conclusione, la presenza di Mehdi Taremi nell’Inter non è solo una testimonianza della globalizzazione nel calcio moderno ma anche della capacità di questo sport di trovare e valorizzare talenti provenienti da ogni parte del mondo. Le sue prestazioni non solo arricchiranno l’Inter ma potrebbero anche aprire nuove prospettive sulle capacità dei giocatori iraniani di affermarsi nei campionati europei più competitivi.
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