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Inter-Lazio, svolta nel post-partita: il confronto è stato molto diverso da quanto raccontato

La tensione è salita dopo Inter-Lazio, ma ciò che è accaduto nello spogliatoio nerazzurro è ancora avvolto nel mistero: Biasin ha provato a spiegarlo.
Il rigore assegnato al 90’ in Inter-Lazio per il tocco di mano di Bisseck su Castellanos ha generato una nuova ondata di proteste all’interno del club nerazzurro e potrebbe aver conseguenze molto più pesanti anche fuori dal terreno di gioco. L’episodio, arrivato nel finale di una partita che sembrava ormai chiusa, ha acceso i riflettori su un trend negativo nelle ultime settimane. A detta della società, si tratterebbe dell’ennesima decisione discutibile. L’Inter considera questi episodi non isolati ma parte di una serie che ha avuto conseguenze dirette sulla classifica. Il caso Bisseck non è l’unico al centro delle discussioni: anche quanto accaduto contro la Roma continua a pesare, con un rigore non concesso sullo stesso difensore tedesco. Gli stessi vertici arbitrali ammisero che c’era rigore per i nerazzurri: anche un punto, si era sullo 0-1 per i giallorossi, avrebbe fatto tutta la differenza del mondo in classifica.
Nervi tesi anche dopo il fischio finale
Dopo il 2-2 con la Lazio si era parlato di un confronto durato un’ora nello spogliatoio dell’Inter, con voci di un dialogo acceso tra squadra e staff. Ma la realtà sarebbe andata in un’altra direzione. Fabrizio Biasin, intervenuto a Telelombardia, ha spiegato come la squadra abbia lasciato subito lo stadio. Non ci sarebbe stato alcun confronto tra i giocatori.
Confronto riservato solo ai vertici
Solo i dirigenti e Simone Inzaghi si sarebbero trattenuti per discutere quanto successo. L’allenatore, secondo Biasin, sarebbe apparso molto arrabbiato, frustrato per una situazione che si ripete da diverse settimane. Un malessere condiviso anche da Marotta e dalla dirigenza, che si è interrogata su come agire.
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